giovedì 25 dicembre 2008

Rosana - Si Tu No Estás Aqui

mi culla delicata con la sua voce profonda e le note intense. Mi accarezza il cuore e dice al mio posto la profondità di pensieri ed emozioni...

lunedì 22 dicembre 2008

COME SI FA?

Seguilo nel suo mondo. Nella sua musica, nella sua pazienza e nei suoi silenzi. Impara dai suoi occhi e dalle sue mani calme e ferme. Ruba i modi pacati e lo sguardo limpido.
Amalo. Amalo di più. E quando sei stanca e ti sembra di non farcela, di non capirlo, amalo ancora.
Credo che il segreto sia solo questo.

giovedì 18 dicembre 2008

a cuore aperto

Ti voglio bene..sei una persona morbida e affettuosa. Consoli sempre gli altri e lasci dietro le tue debolezze. Lasci nervi scoperti che a volte gli altri toccano facendoti male. Perché non sanno. Ma la tua aria sempre dinoccolata e pacata inganna. Cazzeggi indolente scherzando su ogni cosa, sembri lasciarti trasportare e poi..d’improvviso cerchi abbracci e rifugio.

mercoledì 17 dicembre 2008

mettila come te pare!!!

e come la metti la metti, come la giri la giri..tutte le rogne, i dolori, i fastidi, le grane di questo periodo se guardo indietro...sono frutto della mia certosina costruzione a c...!! Niente viene per caso e chi semina vento raccoglie tempesta. La sfiga non esiste, sono stata primaria e cosciente artefice di ogni passo. E se guardo indietro ogni passo mi ha portato esattamente nella posizione in cui sono ora. Insomma la direzione l'ho scelta..mica ci sono capitata!
..non è un piangersi addosso, al contrario. E' in parte un'assunzione di responsabilità ed in parte un'assunzione di potere..se davvero ogni cosa uno la persegue, anche quando si incaglia può venirne fuori. Può cambiare rotta. Può riprendersi la felicità.
Come la giri la giri... bisogna cominciare a girarla meglio!

giovedì 11 dicembre 2008

GRANULAR SYNTHESIS


non so da dove cominciare..il tempo è così veloce e denso e succedono milioni di cose e persone e fiati e pensieri e parole e racconti e sentimenti.
Presa in un vortice che mi rapisce, con la convinzione iniziale che per non affogare avrei dovuto muovermi e agitarmi e cercare e poi..la conferma che a volte sono anche gli altri a muoversi e a noi basta aspettare...
Tutti i rapporti diventano intensi..e le parole con le persone superano la barriera del pelo d'acqua, immergendosi a fondo e rivelando storie e riflessioni in cui fa piacere perdersi. Anche davanti ad una pozzanghera mentre porti a spasso il cane o con le buste della spesa o davanti ad un bicchiere di vino e pizza portata a casa sopra una tovaglia a fiori, con tovaglioli di carta.
E' che tutto diventa un pò magico quando le persone svelano il loro animo e mi sembra di avere la chiave in dono. La chiave di apertura.
Persone fino a ieri nei loro cappotto ordinari, dentro sciarpe e guanti..che in un attimo hanno una luce e un'umanità splendenti.
Insomma accompagnata dalla fortuna e dalla presenza. Sostenuta dalla capacità di insinuarmi leggera negli spiragli e nelle pieghe che ognuno di noi lascia aperti agli altri. E sento il battito e le pulsazioni di ogni persona che mi è davanti.
E se è facile lamentarci della stupidità e della superficilità diffuse, io invece voglio ringraziare l'umanità che incontro e che condivide momenti importanti con me.
VENERDI' sera...seconda cena parentesi maliziosa..finiamo a parlare di religione e del bisogno dell'essere umano di aggrapparsi a qualcosa per non predersi.. per non naufragare con una scialuppa nel mare aperto. Lui è convinto che non sia così.... che ci fanno due in una serata così a parlare di dio? queste sono le digressionmi serali che amo, che sento mie...
SABATO evento alle officine marconi - ROMA (da cui prende il nome il post) installazioni audio e video. Strane, fastidiose, sgradevoli...basta però lasciarsi prendere e lasciare i pregiudizi. Vestita da signorina "tuttopunto", circondata da rasta e punkabestia (ma si scriverà così?) mi lascio trasportare da una manifestazione d'arte che io, da buona esteta, guardo in maniera schizzinosa e scettica. E le imagini ed i rumori mi catturano. Mi portano via. Sento l'angoscia e la fretta, il dolore e il freddo. Sento l'intensità e la nostalgia, l'isolamento e lo smarrimento. Ed è strano il modo in cui vengono trasmesse perchè mentre nel metodo tradizionale siamo abituati a provare emozioni e stati d'animo indotti per empatia (film, canzoni, quadri) e quindi tutte le emozioni sono elaborate dal cervello e filtrate dai nostri ricordi..questa forma di espressione agisce diretamente sul nostro sistema nervoso .. con le luci, colori, suoni e vibrazioni perchè i bassi ti attraversano.
Bello..ne esco dopo aver condiviso questa esperienza con una persona lontana, nuova e sfuggente. Ma le menti sono vicine e sintonizzate sulla stessa lunghezza d'onda e mi sento libera di esprimere i miei contorti ragionamenti senza timore di noia.
DOMENICA toccata e fuga al paesello..poche ore con il mio papi, chiacchiere e una tazza di caffè caldo.
LUNEDI' Sarebbe stato il nostro anniversario...aspetto parole assenti e so che mi pensi. e so che non avrai il coraggio. E non mi va di averlo per te. Sono confusa. molto confusa adesso e così mi siedo all'imbocco del bivio. Mi siedo su una pietra tonda e aspetto. Guardo i due sentieri, ascolto lo scorrere dei miei pensieri e aspetto.
Sfuggo alla lontananza, esco per una cioccolata calda e approfitto per chiarire una situazione sospesa che mi impediva di essere tranquilla e, stranamente dopo aver dato libero corso alle parole, tutto scorre liscio e ritorna la voglia e il piacere di un abbraccio e la dolcezza di una presenza rassicurante.
MARTEDI' trovi il coraggio del giorno prima. Galleggio in un fluido denso e tiepido senza sapere bene come muovermi. Decido per un incontro pomeridiano di sabato e mi sembriamo due scemi...ma lascio che qualcosa scorra, per una volta senza preoccuparmi troppo..lascio a te il tuo ruolo di uomo.

venerdì 5 dicembre 2008

TREMONTI TRRREMA!!

http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-8/cei-contro-tremonti/cei-contro-tremonti.html

penso che in una società ci siano delle priorità. Penso che soprattutto quando c'è crisi e pochi soldi è normale che il governo faccia delle scelte. Questo sì, questo no. Penso che per ogni scelta accontenti qualcuno e renda insoddisfatti altri. Penso però che ci siano degli aspetti fondamentali per la vita di tutti. E questo in maniera inopinabile. Penso che ci siano delle scelte oggettivamente prioritarie, legate alla salute, alla vita di tutti. Dei diritti fondamentali che vanno garantiti. difesi. Offerti.
Taglio ai fondi per la ricerca, taglio dei fondi per molte società che hanno messo alla porta i giovani con contratti a tempo determinato o a progetto. Tagli per l'università. Tagli a moltissimi sevizi sanitari e asili scuole..a proposito di scuola tagli per ogni dove...ma L'INSEGNAMENTO DELLE SCUOLE CATTOLICHE NON SI TOCCA. e perchè??
Non eravamo in uno stato laico?
Io pago le tasse ad uno stato laico "fondato sul lavoro" e non credo assolutamente che l'insegnamento religioso sia un diritto inalienabile. credo invece che il diritto al lavoro sia inalienabile, che il diritto ala salute sia inalienabile, il diritto all'istruzione (intesa però in senso ampio) sia inalienabile..NON IL DIRITTO ALL'INSEGNAMENTO RELIGIOSO. Quanti anni ancora dovremo piegare il capo all'ingerenza cattolica? Quanto ancora avremo conflitti tra potere religioso e potere temporale? azz è dal Medioevo che andiamo avanti...

venerdì 28 novembre 2008

DIVAGAZIONI


Buffe sorprese inaspettate e provocate. 16 anni dopo. Eravamo due ragazzini. Io due anni più grande..un po’ strafottente con la vita che sentivo di avere in pugno. Anticonformista per principio, diretta anche troppo e precipitosa, istintiva. Un animaletto selvatico e sfuggente che credeva che la filosofia desse le armi per capire quasi tutto. La chiave di lettura. Snob culturale, dedita ad interessi puramente intellettuali ..unico sport ammesso le arti marziali disciplina per corpo e anima.
Lui bello come un dio greco, ma buono, troppo buono. Di quella purezza e semplicità d’animo da ammirare. Guardava il mondo con occhi spalancati e le braccia aperte ad accoglierlo. Sempre a faccia avanti senza paura. Piccolo..mi sembrava così piccolo..due anni nella mia mente di quasi 18enne si dilatavano a dismisura. Principi morali ferrei e rigidi , radicati nella mente e nel cuore che facevano rabbrividire la mia voglia di esplorare senza limiti che non fossero quelli scelti da me e me sola.
Una corte discreta la sua, una presenza delicata e premurosa. Piacevoli compagni di chiacchierate nelle sere di una estate che finiva. Nell’aria fresca che sfumava di rosso tra le sedie del bar de santis, sul corso principale. Mettiamoci pure un fisico (il suo) da nuotatore e modi gentili. Mente acuta e atteggiamento posato.
Ed io, selvaggia e testarda come sempre … con la testa persa dietro un nanetto irsuto e spigoloso che mi maltrattava o alpiù mi ignorava. Uno che “mi basta il mio mondo interiore, ho problemi, mi faccio le canne per dimenticare il vuoto esistenziale”, ma che forse di vuoto aveva solo la testa.
E così, dopo pochi giorni lo lasciavo con un palmo di naso decidendo di continuare a soffrire per il nanetto … perché quella era la mia missione!!!!.
Nanetto mai più rivisto dai tempi del liceo e dal mio trasferimento a roma. LUI invece lo rivedevo di tanto in tanto. Nel quartiere degli studenti dove alla fine ci si rincontrava tutti. Ci incrociavamo con i rispettivi “fidanzati”, o da soli , al supermercato. Due parole distratte e veloci ed io sempre con la paura che prima o poi mi avrebbe lanciato frecciate per come lo avevo trattato. Ma la sua bellezza insieme all’età ormai lo rendeva sicuro..quindi parole banali… come stai cosa fai come va il lavoro ti sei laureata. E più lo vedevo sicuro e più pensavo che nel cambio ero stata sciocca davvero ecchettelodicoafare!!! Poi blackout … di almeno 5 anni.
Lo ritrovo su faccia libro … appuntamento per aperitivo che si trasforma in cena. Trovo dopo anni un ingegnere, un uomo con qualche capello bianco. Più sicuro, più rigido. Giacca camicia curato..Ci muoviamo in una serata asettica senza particolare intensità. Ma piacevole, rilassata. Raccontiamo del lavoro … il suo, il mio. La vita domestica. Glisso sulle mie recenti vicissitudini. Parliamo dei nostri passatempi..la cena finisce. Mi accompagna a casa. Mi sembra a volte che i ruoli siano ribaltati, a volte che non ci siano.
Arrivati sotto casa, a sorpresa, fa qualche battuta maliziosa. Mi sembra più per “dovere di cronaca” che per gioco reale. Non raccolgo. Continua e alza il tiro…ascolto le parole tanto temute. Mi rimprovera per come l’ho trattato, mi dice che ci è rimasto male, che era preso, si lamenta e vorrebbe quasi le scuse indirette , una sorta di ammissione di colpa. Lo accontento… certo UN NANETTO CONTRO UN DIO GRECO..CHE HO DA DIRE SE NON CHE NEGLI ANNI LO GUARDAVO DI SOTTECCHI PENSANDO CHE NEL CAMBIO NON CI AVEVO DAVVERO GUADAGNATO!!! Soprattutto a quell’età. O forse era proprio quell’età che dava vita a quegli equivoci!!
Mi offri qualcosa da bere?... saliamo a casa …. so che dovrei salutarlo, che la sera dovrebbe finire sotto casa. So che è una ulteriore meteora di questo periodo cavo. So che sono una rivincita, una curiosità e una parentesi rimasta aperta troppo tempo. Che la regola è sempre quella di fuggire perché, sarà anche banale, ma alcuni meccanismi sono identici per tutti e poi alla fine chissenefrega!
E che buffo esser qui tanti anni dopo e ritrovarsi, un uomo, una donna, senza più la leggerezza di prima, senza il candore, ma con la serenità e la coscienza e un’anima più pesante. Che buffo specchiarsi nell’altro, che magari ha fatto un percorso diversissimo e che per alcuni aspetti è tuttavia simile. E ritrovare gli stessi capelli bianchi, gli stessi pensieri e preoccupazioni, gli stessi dubbi. E la stessa indipendenza.

giovedì 27 novembre 2008

scatole cinesi

mi domando a cosa sia servito. Il mio sfogo telefonico, per urlare in faccia (che poi non ho nemmeno urlato che non c'avevo voglia e forza) a chi e cosa. Per cambiare cosa. per comunicare cosa. Che non sono carnefice e lui vittima? Lo sapeva già perchè se certe cose le ha fatte non c'era bisogno di rammentargliele. Per fargli sapere che so e che rivendico il diritto ad accusare e non solo ad incassare? un j'accuse fuori tempo e fuori storia? Perchè questo avrebbe in qualche modo lenito le ferite dell'orgoglio? Per rimettere a posto i pezzi in una scacchiera confusa in cui pensavo di essere la regina cattiva e lui il pedone buono ed invece non è così? per scoprire che forse preferivo i ruoli precedenti almeno non mi sembrava di stare in mare aperto priva di orientamento?per sputare fuori il dolore di anni che sembrano buttati..ma quando una storia finisce male...esistono anni che ci sembrano ben spesi? Esistono storie che finiscono meglio e dignità conservate e spiegazioni utili e parole che ci servono per capire.
e parole inutili che era meglio dirsi allo specchio. Perchè tanto se uno è pietra è pietra.
Ma ho trovato cose che avrei voluto non vedere mai... cose che avrei voluto non sapere.
Perchè ho cercato?
perchè ho il diritto di sapere chi è veramente la persona che sto lasciando alle spalle,
per avere la serenità e la consapevolezza e la forza di buttarlo fuori senza appello alcuno e senza più lacrime e senza più rimpianti...solo queli del tempo e della felicità sprecata...
e mi piaceva pensare che prima della fine mi aveva sempre amata....e sarà dura abituarmi ad un'altra idea.
un'altra scatola di quelle cinesi.

sabato 22 novembre 2008

UN LIBRO


L'eleganza del riccio


... ha l'eleganza del riccio [...] fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.


Me lo hai regalato per il compleanno...assoluta sorpresa e pensiero delicato. Scelto con cura, persino la dedica in prima pagina. Mi hai stupito perchè fai credere sempre di essere a pelo d'acqua, di galleggiare sulle cose senza immergerti mai. Invece...


Non so se si attaglia perfettamente a te, a come sei davvero, o se corrisponde solo a questo periodo, ma ci sono delle notevoli affinità tra te e madam Michel... insomma un fuori diverso dal dentro o almeno un dentro che non è solo quello che si vede a primo acchito, una semplicità che nasconde animo e mente profondi...eleganza, delicatezza, sensibilità.e la cosa strana è che lei vuole dissimulare la sua parte più preziosa. La sua forza diventa nella sua mente una debolezza..strano vero?

E' strano come le persone si scelgano e si trovino più per istinto che per altro. "ci annusiamo come cani randagi e allacciamo le code senza apparente motivo".

Se avessi ragionato solo un attimo non avrei scommesso mai nulla su di te. Il tuo abito faceva il monaco, la maschera comunicava cose che non erano.

Invece il mio animo ed il mio cuore mi hanno portato a stare qui. Prima un ruolo, il divertimento, la fuga, l'estraniamento..poi un altro..adesso un amico, un'anima da guardare, un braccio che posso stringere quando mi sembra di scivolare ancora.

Un'abitudine piacevole che mi accarezza il cuore...


E mi sembra che le scelte fatte in questo momento difficile siano buone. Che il cammino sia dritto e coerente. Mi sembra di lasciarmi finalmente alle spalle la sensazione di errore che tropo spesso mi si appiccicava addosso. E di essere coerente e di crescere.

Vedo compagni di strada che pensavo sempre più forti..tornare poi indietro per essere andati tropo veloci ed il mio procedere calmo e costante, lento, ma senza indugi...mi piace, mi dà ragione. Comincio ad avere la sensazione che tutto si vada mettendo a posto, che ogni pezzo prenda il suo posto perfetto.

comincia la sensazione di benessere e di pienezza

venerdì 21 novembre 2008

carmen consoli senza farsi male L'uomo che ama

un film, un libro, una canzone...e l'anima riprende slancio...

venerdì 14 novembre 2008

semplicità

Vedo fra e mi sembra tutto così semplice … il sentiero dritto, segnato, la serenità davanti, la verità (la sua) in tasca. Sempre così sicura segue l’obiettivo che le sta davanti. Non un tremito. Non un dubbio. Così ogni giorno mette un mattone sull’altro e costruisce.
Poi vedo me..piena di dubbi, di giri, cambio strada, mi volto..mentre cammino mi domando sempre se la direzione è quella giusta, se è il caso di esplorare altro, se davvero bisogna cambiare perché mi sembra di evolvere in fretta e che spesso le situazioni mi stiano presto strette. Non credo sia una questione di insicurezza, piuttosto di volontà di ricerca.
Un po’ la invidio…vorrei essere come lei.

sabato 1 novembre 2008

via la zavorra

ed è quando qualcosa si spacca, quando qualcosa esplode dentro che decidi di rialzare la testa. Che decidi di riemergere. Che sei stata troppo a lungo senza respiro. Che hai trascurato molte delle cose belle che avevi solo perchè ne hai persa una. "Nessuno è di un solo colore" dice Enzo in uno dei suoi commenti. E' vero..io sono fatta di mille cose e sfumature e ricchezze. Di mille battiti e cieli azzurri. Perchè buttarli via?
Il giorno dopo il temporale su Roma c'era un cielo azzurro e limpido che quasi accecava con la sua luce. Io nera come sempre ed un pò di più. La sera afferro il telefono e taglio il cordone ombelicale. Difficile, sofferente. Ma leggera. Leggera per la prima volta dopo tanto tempo. Padrona di poter guardare davanti e dare libertà al mio animo pienamente. Libera di poter immaginare un futuro limpido e felice. Libera di sentire e di sognare di sentirmi amata.
Libera di dedicarmi semplicemente ad amici o di inseguire o di perdermi in un'emozione senza subire ogni istante e ogni respiro il peso di una perdita. Allora e solo allora la fine mi è sembrata semplicemente un nuovo inizio. Allora e solo allora il nuovo invece che farmi paura mi ha entusiasmato.
Grazie al teporale, al diluvio, grazie al fondo del pozzo....

martedì 28 ottobre 2008

sola o sòla fate voi.....

ahi voglia a dì che bisogna essere positivi.....oggi giro come una trottola per tutta roma...pioggia singhiozzo e battente. Arrivo a sera, lezione di spagnolo, ritardo cronico, esco sotto il diluvio, cerco il tram fantasma, trovo un taxi che mi costerà un occhio della testa. Rischiamo di rimanere bloccati nell'acqua di largo preneste alta almeno 50 cm, il tassista viene preso dal panico, arrivo a casa dopo aver pagato 30 euro di taxi, dimentico di aver lasciato il motorino al lavoro e penso per un attimo che lo abbiano rubato...faccio chiarezza di idee, salgo finalmente a casa e trovo...la cucina allagata perchè è entrata acqua dal terrazzo! Mi cadono le braccia a terra, le raccolgo insieme agli stracci bagnati sul pavimento e mi sembra che insieme all'acqua nei gorghi dei tombini un pò chiusi ci sto andando anche io....ALEGRIA!!!
E questa sera mi sento sola come un gambo di sedano

lunedì 27 ottobre 2008

VOLLI FORTISSIMAMENTE VOLLI


Volere volare e ricominciare senza sempre capire e senza sempre pensare. Volere vivere senza ragionare sull’opportunità di fare sempre la cosa giusta per te e per tutti che tanto poi è giusta solo per alcuni e poche volte lo è per te.
Volere stringere l’aria e la gioia e due braccia e una carezza senza chiedersi quando e per quanto. Volere sapere cosa sarà domani con gli affetti più cari. Da mettere in tasca e o in un cassetto profondo e chiuso o spolverarli e lontano dal dolore e dall’orgoglio riprovare a costruire. Volere sapere se lottare o rinunciare. Se gioire ancora è possibile con la persona che abbiamo nel cuore o se dobbiamo dare un bel taglio al passato e per dimenticare usare un chiodo che magari non scaccerà bene l’altro, ma ci farà respirare.
Piccoli respiri di aria fresca. Irragionevoli e strani, ma a volte va meglio così. Volere razionalmente innamorarsi di nuovo e di quella gioia della conquista fare il motivo del risveglio del mattino. Volere farsi rapire da occhi e mani, un po’ forzatamente. Un po’ e solo se dall’altra parte si vede interesse. Per non cadere. Per non rischiare.
Volere tornare a galla e guardare il cielo e sentire l’allegria che ti fa il solletico nel petto e nella gola che poi ti viene da ridere.

lunedì 20 ottobre 2008

domenica

strana domenica ieri nel condominio. Alla pace della giornata luminosa e tiepida faceva contrappunto un'atmosfera tesa e litigiosa. Triste direi. E mentre io mi adagiavo nel mio pomeriggio solitario godendomi gli attimi appena passati con mio padre e con le sue rare e quindi preziose attenzioni, al terzo piano si scatenava un litigio di urla, rabbia e poi pianti. E una donna, poco più grande di me, con una vita diversissima usciva di casa piangendo....e avrei voluto aprire la porta offrendole asilo silenzioso, consapevole che in questi momenti meglio gli estranei ad accoglierci, senza domande e senza giudizi. Ma mi sono vergognata e sono rimasta dietro alla porta aspettando che finissero le scale.
Tentando di tornare alle mie cose, pensavo che avrei voluto una giornata di sole e azzurro per tutti.....

sabato 18 ottobre 2008

sorprese

ancora un fine settimana di sole. Ancora una tappa..... ma va bene così..tra poco lancerò l'haka. per ora ascolto il piacere del non fare nulla..prezioso consiglio di un prezioso e inaspettato amico.

venerdì 17 ottobre 2008

corpo

Il sesso fa bene. Dovrebbero prescriverlo i medici. Contro l’ansia, contro la depressione, contro la rabbia, la violenza, la tristezza.
Fa bene non solo al corpo, alla pelle, alla linea come vorrebbero farci credere, ma fa bene allo spirito. Al cuore.
Anche quello senza amore. Anche quello fatto per pura voglia, per puro piacere. Per pura attrazione.
A volte ci fa sentire protetti, amati (non nel senso di amore, quanto di coccole, di affetto, protezione), ci fa sentire di nuovo che il cuore batte forte e che gli occhi possono aprirsi e la bocca si schiude in un sorriso che nasce dall’animo. Si fa strada dallo stomaco, sale per il cuore, la gola, cresce finchè trova l'uscita nella bocca e affiora sulle labbra.
Siamo animali e su questo non c’è dubbio, ed il contatto con un’altra pelle, un altro respiro, con un altro battito ci fanno sentire che abbiamo in mano la vita, che pulsa dentro di noi. Ci rimette in contatto con la nostra energia, con la forza che abbiamo dentro e che a volte non riusciamo a sentire. Ci ricorda la forza vitale della natura, dei temporali, delle onde del mare. Ci consente per un momento di uscire dal nostro corpo pieno di limiti e pensieri e ferite aperte e volare oltre verso un limbo ovattato in cui siamo al centro dei nostri desideri e pensieri e non dobbiamo fare altro che ascoltarci e ascoltare l’altro, negli istinti più elementari. Ritrovando la nostra vera essenza. Ci annusiamo, ci studiamo, ci spogliamo dei condizionamenti e degli status e diventiamo il centro dell’universo per un istante. Per una parentesi.
Il sesso, a volte, medica l’anima.

lunedì 13 ottobre 2008

domenica

Mi hai svegliata. Dopo una notte di festa ed alcol. Dopo il mal di testa e lo stomaco sossopra. Sono arrivata ad aprirti con un solo salto. Dal sonno profondo al cuore che batte all’impazzata. Mi hai abbracciata, ancora con il calore del letto, i segni del cuscino. Arruffato come un uccellino anche tu. Con il mio regalo ed un sorriso. Con la barba che ti protegge dall’esterno ed una strana maglia grigia. Ad un certo punto poso le mie labbra sulle tue. Con tutta la delicatezza che posso e con tutto l’amore …… in quelle labbra mille parole che non ti saprei mai dire in modo migliore.
Sento l’energia che passa. Sento l’emozione, la mia la tua mista a paura. Ti lascio andare e mi guardi stupito … mi chiedi il perché, mi dici che non te lo aspettavi, che non c’entrava niente. Ma non sei arrabbiato. Forse stupito o preoccupato del balzo che ha fatto il tuo cuore vicino al mio o forse solo la sorpresa. Il perché è facile … mi è scappato l’amore di fuori. Mi hai chiesto perché ed io ho girato intorno alle parole, giustificando la cosa con uno slancio. Ma la risposta erano solo due parole corte corte, che non ti ho detto e che mi continuavano ad uscire dagli occhi.
Ti amo. Con tutta la forza che riesco a contenere e non vedo perché non dovrei. Alla fine le cose faranno il loro corso comunque o tornerai o smetterò, troppo stanca per aspettare ancora.
“Potrei parlare, discutere, stringere i denti, sorridere, mentire infinitamente, dire e ridire inutilità
….. quello che sento dentro un cielo immenso dentro”

domenica 12 ottobre 2008

the day after

passato il compleanno, festeggiato..bene male non lo so...il pensiero era un pò con me e un pò no. Una torta l'ho comprata con tutte le candeline da spegnere in un soffio dopo il desiderio. Altre due torte sono state delle sorprese.
Un giorno di festeggiamenti che mi ha lasciato una certa gioia dentro, gioia ed energia durata solo due giorni..sfumata per parole dette fuori luogo.
Decido di dedicare tempo solo quando ne vale la pena, di vivere serenamente la solitudine, di sceglierla a volte, quando c'è bisogno di pensare, di non fare ancora più confusione di quanta già se ne abbia dentro. Lo guardo da lontano e non voglio farlo andare via. Tutta la mia pelle, gli occhi, le mani gli vanno incontro...
oggi c'è di nuovo tanta luce nella mi casa. il sole la inonda. le idee sono chiare. si soffre un pò, ma si deve tenere duro.

in questo periodo una cosa strana...immagino prima le cose che succedono. alcune le sogno, altre mi vengono in mente come sensazioni nette e nitide, come se qualcuno mi raccontasse le situazioni un attimo prima. un pò mi piace e un pò mi spaventa. Credo di sapere anche come andrà a me, ma me lo tolgo dalla mente......non voglio cadere
mi sento forte in questo momento. forte e decisa. della forza data dalla chiarezza.

martedì 7 ottobre 2008

telefono

Mi chiami. Chiudo il tel. So già cosa vuoi chiedermi, quindi ti precedo e ti mando un mess con la risposta. Ma non ho voglia di sentirti.
Mi richiami stamattina..stessa domanda.. Vuoi sapere del nostro cane che per poco non moriva, vuoi saperlo ora che è fuori pericolo perché prima di renderti conto della gravità della cosa è passato un giorno.. e vuoi sapere quanto ho speso, vuoi fare i conti. NON MI VA di parlare di soldi ora con te
“non ti è arrivato il messaggio?”…….”Sì, ma volevo sentirlo dalla tua voce”.
Ok ora lo hai sentito. Tra qualche giorno ti trasferirai. Andrai ad abitare vicino al tuo lavoro e alla tua nuova fiamma. Chissà..forse mi dirai almeno l’indirizzo..come se poi servisse a qualcosa sapere dove vivi e dove respiri e quanto la vedrai più spesso..bastano due passi per raggiungerla..allungare una mano. Tronco la conversazione. Mi saluti dicendo “vabbè, ti lascio in pace…”
Almeno provaci.
Domani compleanno...rovinato, triste, inutile. ma domani magari mi sembrerà diverso

giovedì 2 ottobre 2008

CERTEZZA DELLA PENA

No, non è un post politico. Lontano anni luce.
Immaginavo invece quanto sarebbe più facile sopportare la sofferenza (almeno quella legata ad alcuni eventi) se ne sapessimo dall'inizio la durata. Non mangi, non dormi, non vuoi fare nulla..magari piangi, ma sai, che ne so, che dopo due, tre mesi, un anno sarai felice: di quella felicità piena e completa, quella che ti fa dimenticare le ferite e le cicatrici. Allora sarebbe tutto più sopportabile....conteresti i giorni, le ore, guarderesti le stagioni con calma perchè atnto sapresti che dopo, passato quel tempo, la luce arriverà di nuovo intensa. Invece spesso è l'incognita che spaventa. Sarò di nuovo così felice? Vedrò di nuovo i colori così forti? Le emozioni così intense? Dormirò ancora un sonno bambino con i pugni chiusi vicino al viso?
La certezza della pena aiuterebbe..ne sono convinta!

mercoledì 1 ottobre 2008

Franco Battiato - L'animale

E NON SI ARRENDE MAI..e non sa attendere

martedì 30 settembre 2008

ECCOMI..SONO IO SONO ME!!

giuro che tenterò di smetter di frullare le scatole alle persone con la tristezza!!!!!!!!!!!!! sono tornata!!!

QUATTRO CAPELLI

stamattina ho trovato sei capelli bianchi nella mia frangetta. A luglio ne avevo solo due. Mi sono cominciati a venire nel 2000, alla morte di mia nonna materna...una nonna che mi adorava incondizionatamente e che ho imparatao ad amare solo quando io ero più grande e lei stava già male. Ma abbiamo stabilito proprio per questo un rapporto profondissimo ed esclusivo. Un linguaggio solo nostro..fatto di sguardi e parole strane. A dire la verità allora mi erano diventati bianchi alcuni peli delle sopracciglia...(per fortuna quelli che mi tolgo al centro!!!).
Da allora mi spuntano capelli bianchi solo dopo periodi di pena. Quindi quattro capelli sono per la pena degli ultimi mesi...........direi che basta.
Quattro capelli sono molti, e chissà quanti non ne vedo e non ne ho contati.
Molte notti insonni, molti sorrisi chiusi, molte risate morte in gola.
bEH..il dolore ci sarà ancora....ma a sprazzi, naufrago in una forza ritrovata. Più di tutto ora mi ferisce il deserto, il silenzio, la scelta alternativa e facile che ha fatto. Ma ogni scelta parla di noi. Di quello che siamo, di quello che vorremmo essere. E il dolore ci lascia nudi di fronte alla vita e agli altri. Allora da lontano osservo, anche quello che non vorrei. Ma va bene così.
Si ricomincia....

martedì 16 settembre 2008

Daniele Silvestri -

se ancora un pò me piaci la colpa è dei tuoi baci........................ che m'hanno preso l'anima de li mortacci tuaaaaaaaa|!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 13 settembre 2008

TEMPORALE


Da mesi non pioveva..non mi è mai piaciuta la pioggia, ma ieri, ieri era tutto diverso.
Mi sembrava di riprendere fiato dopo una lunghissima apnea. Si muoveva finalmente aria fresca tra i palazzi del centro, tra le pietre impolverate e sudate. Il cielo cupo carico di angoscia sembrava cominciare a liberarsi. Ad un certo punto…il faro del motorino accendeva le gocce grandi in coriandoli di’argento…sulle braccia, sul viso, sul collo. Ho sempre odiato la pioggia…e invece mi sembrava che i polmoni si aprissero. Finalmente aria, finalmente.
Poi sempre più forte, lampi che accendevano la mia terrazza e le gocce come piccole farfalle d’acqua, mentre il cielo brontolava forte.. poi gridava. Come se il dolore finalmente uscisse fuori, come se lo scoraggiamento lasciasse spazio alla forza. Finalmente.

Voglio provare, voglio dimostrargli quello che ho dentro senza averne paura,voglio aprire il cuore e far vedere quello che ci ho trovato e donarlo. Voglio provare a lenire le ferite inutili e a riprendere la felicità gettata via per stupidità, per cecità. Forse per paura di mettermi in gioco veramente o per paura di crescere. Reprimere un sentimento è più doloroso che conviverci.
E’ una strada difficile e può essere molto dolorosa, ma non si decide di provare un sentimento solo per quello che si ha in cambio o se si è certi di averlo…
Io mi sento meglio…un po’ spaventata, ma meglio.

mercoledì 10 settembre 2008

continuo

dicevo..ho tentato di resistere, di reagire. alla tristezza, alla solitudine, al senso di abbandono e di vuoto. E poi..ieri sera a sentirlo così dannatamente impermeabile avrei voluto morire. Quattro anni di vita insieme, altri due senza condividere lo stesso tetto...e.............due mesi bastano per cancellare tutto dal cuore? Nulla ti rimane attaccato agli occhi, al cuore, al naso. Nessun odore, dessuna sensazione tattile, la morbidezza di un abbraccio, la bellezza di un sorriso. bastano due ridicoli mesi per annullare un sentimento profondo? Nessuna nostalgia o tentennamento..e cazzo avolte servono i tentennamenti, a volte sono utili i tentennamenti, a volte sono semplicemente umani. perchè se dopo 60 giorni ti sei già lavato il cuore con la candeggina... se lo hai già svuotato..allora ce lo avevi davvero piccolo! Il mio lo sento immenso e stanto a svuotarlo. Ed avrò anche sbagliato io, ti avrò anche ferito, trattato male amato male, ma...una possibilità, un'occasione un grande amore la dà. La deve dare.
Avrei ovviamente preferito la rabbia, gli insulti, le accuse. Ma il vuoto, il deserto NO. Non è cosa mia il deserto dell'animo e non mi basta che tu mi dica che sei fatto così perchè uno non è fatto sempre alllo stesso modo e non credo ti sia capitato altre volte di metterti in gioco così, di costruire un futuro con una persona pensando che fosse per sempre e poi rinunciare..allora non reagire come fai di solito...reagisci come uno che affronta le cose per la prima volta. Anche con la paura che se sbagli perdi tutto, con i dubbi di uno che sta spaccando la sua vita e che magari non riuscirai a mettere insieme i pezzi.
E se hai tutta questa freddezza, tutto questo vuoto me li devi far vedere, mi devi guardare e devo guardare i tuoi occhi vuoti e me le devi dire queste cose..devi darmi l'opportunità di avere voglia di fuggire da te. La forza di affrontare gli errori e allora non saranno quelli di averti fatto scappare, ma quello enorme, am più accettabile di non averti saputo guardare. Questo lo posso accettare.
Per quelo che riguarda me ...ieri sera il gusto amaro dell'annientamento: pensavo che sono due mesi che lotto contro l'angoscia e contro la tristezza, contro le lecrime e la solitudine. Mi distraggo, telefono, organizzo uscite e viaggi. faccio cose che in genere non facevo. per pigrizia. Per il gusto di tornare a casa e condividere il tempo con lui. Sono due mesi che vorrei stare immobile e in silenzio e al buio, ma le mie gambe continuano a camminare e le mie braccia a muoversi e prendere cose. Sono due mesi che continuo a respirare e mangiare malgrado tutto, con uno sforzo sovrumano. Andare a cena fuori, chiedere compagnia, ballare, puntellarmi sui pochi punti saldi e afre leva per alzarmi. E ieri sera mi sembrava che tutta questa fatica fosse stata inutile: perchè tutta la tristezza del mondo mi aveva avvolto ancora. E l'unica cosa che mi sembrava chiara è che non ce la potevo fare.
Oggi..chissà...un'incosciente tranquillità che ha trovato un posticino nell'anima..senza motivo...
Ma stasera guarderò la bestia negli occhi ...

martedì 9 settembre 2008

ci ho provato

avevo già fatto la crocetta alla giornata di oggi. Un istintivo presentimento mi ha sussurrato di aspettare, ma io no. io non potevo ascoltare. E arrivati a sera suona il telfono..la tua suoneria, la tua voce, il tuo nomignolo sul display...
rispondo arroccata, sono 6 giorni che non ti sentivo e la solitudine e la nostalgia mi aveva spaccato il cuore per bene nel fine settimana ancora caldo e vuoto. La voglia di arrendermi e la sicurezza che non ce la potevo fare. Ho tentato. Giuro. ho tentato con tutta me stessa di resistere. Di non mollare.

giovedì 4 settembre 2008

NUOVO?

Lunedì colloquio di lavoro. Questo intanto per mettere il naso fuori, per ribellarmi alle prepotenze e ai maschilismi, per dimostrare che posso muovermi e che il cambiamento non sempre è così drammatico. Questo perchè il mio capo, dopo 4 anni di sacrifici di tempo e denaro, ha deciso di offrire ai due nuovi arrivati ( di cui non mi permetto di discutere le capacità, ma solo l'esperienza qui dentro) lo stesso mio compenso...peccato che non siano gravati dalle stese responsabilità! Niente honeri et honori.
La nuova fusis fa poche polemiche, ma impara a dire no con i fatti. Magrai non nadrà come spero, ma magari sì............................non può piovere per sempre

il cuore, le braccia, il cervello


ed è strano che, a volte il rumore sia più forte..insomma a volte sembra che i rumori di fuori rimbombino più forte..ci riempiano le orecchie, che ci facciano vibrare insieme a loro.

Oggi sono intollerante al casino. A volte roma mi sembra davvero inospitale..martelli pneumatici, clacson, allarmi di vario tipo, voci.

Mi chiedevo se li avessi sempre sofferti così. Allora ho elaborato una teoria: se uno è pieno respinge i rumori, quando si sente vuoto invece gli rimbombano dentro creando un bel pò di casino ; )!!!! E sì, deve essere questo.

Intanto sono passata dalla fase attesa alla fase ripresa.

Insomma guardo la punta dei miei piedi (allora mi sono alzata!!!!) perchè non so bene dove dire loro di andare..si muovono, le dita fanno balletti, scalpitano, ma la pianta oltre ad oscillare non forma passi. La testa è ancora in silenzio..niente ordini. Camminare sì, va bene, ma la direzione? La testa è sempre così rompi...sempre precisa, sempre ad analizzare, sempre informazioni. Vabbè..allora anche i piedi rimangono sul posto, ma...ehi..ricordati che noi siamo pronti!!! E sono pronte le braccia e le mani (quelle poi..sono sempre febbrili!) e la pelle e i capelli.

E il cuore? un pò sfracellato. Batte..poi sta zitto, poi corre indietro, poi vuole solo guardare avanti e battere ad un nuovo ritmo e lasciarsi andare a nuovi entusiasmi. ma è lui il più capriccioso. Scarta tutti, si annoia, brontola..a volte lacrima un pò. E così litiga con la testa che gli dice che basta, che è troppo che fa le lagne!

Ed io, che in tutto questo tento di ritrovarmi....almeno la strada è cominciata!

lunedì 1 settembre 2008

e basta paraocchi!

sono arrabbiata......aaaaarghhh!!! incavolata nera!! Insomma la notizia dei tifosi, la stazione termini ostaggio di barbari selvaggi che sfogano la loro frustrazione nella violenza. Treni distrutti con danni per un sacco di soldi che pagheremo noi civili, che queste cose non sognamo nemmeno di farle. Cittadini che pagano il biglietto e che usufruiscono di un servizio che vengono invitati (LORO) da personale della polizia a scendere per lasciare spazio alle bestie. Città ostaggio, quartieri ostaggio. Per quello che dovrebbe essere un gioco.
Senza che nessuno sia in grado di fare nulla perchè molto più importante di tutto è il guadagno che gira intorno al mondo del calcio...sono scandalizzata arrabbiata delusa e vorrei urlare...........................ma ...........................vedo solo il silenzio totale. E' inconcepibile per la mia mente e per le mie vene e per la mia pelle.
vi sembra libertà questa? vi sembra di vivere in un paese libero e democratico? vi sentite ancora in un paese progredito che può dar lezioni e bacchettare immigrati e giudicare altre forme politiche?
IO NO

sabato 30 agosto 2008

VOGLIA

voglio ricominciare ad alzarmi con la gioia. voglio smettere di accendere tv o radio o musica appena arrivo a casa per riempire il vuoto pneumatico, senza riuscire a fare le cose che mavo di più fare e che si fanno per forza in solitudine come leggere, studiare, disegnare, pensare. Così leggo mentre lavoro, disegno mentre mangio, scrivo mentre telefono e faccio sempre un gran pasticcio di emozioni e parole e cose. Voglio ricominciare a capire come dirigere la mia vita senza lasciarmi trascinare così...dal tempo appesa aspettando chissàcosa chissàdove, chissàdachi.
Voglio ritrovarmi e smettere di pensare che niente abbia un senso. Voglio stare bene con me e non dovermi per forza circondare di persone e voci per fare in modo che il silenzio non mi urli nelle orecchie. E vorrei non accettare carezze casuali per la paura ed il bisogno di quelle che vorrei...tappo buchi in maniera disordinata...
Vorrei sentire di nuovo l'energia, quella mia solita, quella dentro il cuore e la pelle, quella che esplode....
Per ora ho solo imparato a parlare...

venerdì 29 agosto 2008

FEDE TURCA


si ricomincia.piano.un passo, poi l'altro.solo un passo, davanti l'altro piede. Avanti.
Si ricomincia dalle MIE cose. Dai miei oggetti, dalle mie foto, i miei interessei, miei anelli e collane. La fede turca. Rappresenta la fede in me stessa, la fedeltà ai miei valori, al mio essere. l'ho comprata qualche anno fa e poi, dopo che il cane l'ha mangiucchiata l'ho abbandonata da una parte. E' ora di riprenderla...riparare un pò i danni e metterla al dito.
Si ricomincia dalle debolezze consapevoli. Si parte anche da quelle. se si conoscono si gestiscono meglio.
Aspetto intanto di svegliarmi una mattina e di sentire ancora quella sensazione di felicità per l'arrivo di un nuovo giorno...

sabato 23 agosto 2008

LUCIDITA'


razionalmente....io so che questa cosa che mi sta succedendo doveva succedere e doveva succedere ora. Nel bilancio della mia vita, la tappa è posizionata al momento giusto. Nè prima nè dopo. come un nodo da sciogliere prima di altri passi, prima di donare la vita ad un altro essere, prima di abbandonare il mondo dei piccoli ed entrare seri e consapevoli in quello dei grandi. Grandi non come età, grandi come coscienza del sè, grandi come consapevolezza del viaggio della vita qui su questo mondo.

Certo..allontanerei volentieri il tutto, ma so che avrei perso la strada, avrei perso l'anima in cambio della traquillità, dell'abitudine "abile ordinatrice dele nostre menti", delle certezze pratiche.

E poi la capacità di accettare la solitudine come condizione anche momentanea che non è detto che sia necessariamente drammatica. e il saperla distinguere dall' autonomia. Sono assolutamente autonoma e indipendente, ma detesto con tutta me stessa la solitudine.Il silenzio. Il vuoto.

A questo punto...quasi 33 anni, bisogna fare il passo, bisogna risolvere i nodi, bisogna risolversi...guardarsi dentro con sincerità accettare, ricostruire e sistemare.

Insomma a volte il destino è dispettoso, a volte è provvidenziale anche nelle cose che ci sembrano crudeli...

per il resto...ho sempre la solita fortuna, angelo custode, o stella fortunata chiamatela come volete!

sabato 16 agosto 2008

mercoledì 13 agosto 2008

PICCOLO DIARIO DI VACANZA II PUNTATA


04 AGOSTO - sera

Serata a vedere il tramonto con un mohijto in mano ammollo nell'acqua calda dei caraibi..giochiamo tutti insieme. Mi sento coccolata

05 Agosto

Già mancano una manciata di giorni..un soffio rispetto a tutta la vita che mi aspetta e così a volte, mi spavento. Saprò ricominciare?

Tanti appigli da cui partire ma a volte temo di scivolare. Mi si è tappato un orecchio. Non volevo sentire più il dolore e così si è chiuso..sarà sicuramente per questo ; )!

P. riccioli e testa e mani da guardare. Un piacere la sua compagnia.

Io invece devo tirare fuori le palle. Ironia è che tutti vedono una ragaza solare etranquilla ed io invece mi sento zavorrata da una tristezza grande. Passeranno.

Questa notte è piena di stelle...ed il mio cuore non vuole parlare


06 agosto

Passeggiata di 8 km sulla spiaggia. Un pò sola e un pò con la comitiva del vilaggio, con le persone più vicine facciamo un pò di elastico..ci lasciamo spazio e ci avviciniamo. Questo ambiente sembra velocizzare tutti i rapporti, un enzima inspiegabile ma forte.

P. è seduto davanti a me sulla sabbia e mi dice cose molto personali con una naturalezza ed una semplicità fuori dagli schemi...mi incanta sempre la spontaneità pura.

Serata in discoteca. Una notte afosa ed umida e profumata e stellata in cui vorrei riempire la mente di altro e svuotare gli occhi della SUA immagine. Sono lontana anni luce, ma è sempre con me. Non mi abbandona mai. Vorrei distrarre l'anima e farle credere per poche ore che si può odorare un'altra pelle ed emozionarsi per altri occhi e avere la certezza ( che ora sembra assurdamente sfuggente) che si può vivere e respirare a pieni polmoni e vivere bene e ridere forte come mi piace.

La notte continua prima allegra, poi delicata, affettuosa. Il cielo stellato mi abbraccia. Visi e mani che non mi lasciano sola e due occhi vivaci che scrivono emozioni sul volto.

07 Agosto
Ultima sera..la giornata corre via tra pensieri pesanti e un pò di solitudine che mando via con forza immergendomi nella folla. Vedo il loro piacere nell'avermi vicina e le risate alle mie battute..bella sensazione. Il mio compagno preferito di avventura (ovviamente il più schivo) è un pò defilato, ma va bene così. Ci prepariamo ai saluti e non ci piacciono. Ma allo stesso tempo è tutto così perfetto proprio perchè è una parentesi.
Serata elegante, lungo e faticoso spettacolo di animazione..bellissimi i ballerini.
Io vorrei andare a ballare. veloce scambio di battute tra tutti. Come sempre noi preferiti ci punzecchiamo e facciamo finta che non ci dispiacciano i saluti. Alla fine restiamo sul portico della mia stanza a goderci l'aria calda, il profumo dolce, il rumore dei granchi che scappano tra le piante. Ascoltiamo un pò il dispiacere dei saluti, ma faccio finta che vada bene così. Mostro un guscio che non ho.
Mi porto via la consapevolezza di essere andata a fondo in un'anima.

domenica 10 agosto 2008

sfogo

'fanculo alla tua pancia
'fanculo ai tuoi piedi e alle tue mani
'fanculo ai tuoi denti storti
'fanculo alla tua disorganizzazione

PICCOLO DIARIO DI VACANZA I puntata

IN VOLO



Una giornata piena di emozioni..si parte e due occhi ridenti e luminosi ti possono dire che si può ricominciare e che le possibilità sono 10000..a volte quelle che non immaginiamo. le nuvole in un cielo immenso ed il mio dolore così ridicolo in confronto.




ARRIVO 2 agosto

granchi corrono nei vialetti. L'aria è satura del solito profumo denso e dolciastro. Ho addosso un vestito lasciato qui chissà da quale ospite..la mia valigia arriverà oggi pomeriggio o forse domani. ogni cosa capitata credo abbia un senso. Ti possono togliere tutto, anche le cose che pensavi più necessarie, ma se rimani presente a te stesso... niente può colpirti davvero.



SI COMINCIA 3 agosto

Ballo..salsa e reggaeton. con un ballerino cubano (gay!!). Un ballo bellissimo. Oggi beach volley in spiaggia. Fusis questi giochi non li fa, non fa quasi mai sport per pigrizia e per vergogna. Non fa sport che non le riescono e non fa cose da sola.Fusis invece è diversa e può fare cose nuove e cose che in genere non sono nelle sue corde.Perchè le persone mutano e si adattano alle situazioni, al contrario di quello che pensi tu.


comincia la rabbia



TATUAGGIO 4 agosto

un tatuaggio per fermare il momento, che è anche consapevolezza e vittoria...una prova, una tappa.


Una tataruga. Perchè ha il guscio e decide come e quando uscire e quando difendersi. Una tartaruga perchè ha tutto quello che le serve nel guscio.






mercoledì 30 luglio 2008

PENSIERO

chissà perchè a volte mi capita di soffrire più l'assenza che amare la presenza...dovrei rifletterci bene

martedì 29 luglio 2008

CUBA


Non so bene come andrà e se è una buona idea, ma .. ho deciso di partire. Parto per un posto a me molto caro, per un posto in cui già una volta mi sono ritrovata, un luogo che mi ha accolto, abbracciato e coccolato. Persone che sembrava mi leggessero dentro senza nemmeno conoscermi. Rischio la delusione lo so. Rischio l'implosione vista la posizione oltre Oceano da sola con i miei pensieri e le mie tristezze e le mie sconfitte.

Ma forse tramonti e rum e balli latini mi porteranno a capire che non tutto è perduto, che la mia energia vitale nessuno me la può portare via e che non tutto lo sarà mai se solo ritrovo il valore e l'importanza di me stessa.

Organizzare il viaggio, l'agenzia, il biglietto, il passaporto, le cose da mettere in valigia, la fretta di una partenza che ha solo due giorni di tempo. Venerdì mattina volerò lontano. Oggi è stato il primo giorno di respiro da quando se n'è andato. Il primo giorno senza apnea, senza la necessità di sparire che non mi ha mai abbandonato prima.

Torna fusis, fa capolino leggero, timida per la luce, ma almeno c'è. Si riparte. un pò di paura, un pò di emozione, un pò di gioia per la follia fatta. Un pò di voglia di tornare indietro, ma ormai..è fatta.

giovedì 17 luglio 2008

PER CAMBIARE ARGOMENTO

RELATIVITA': la moglie di un noto professionista per il quale sto facendo dei lavori mi ha chiesto con sospetto se gli operai fossero romeni.
Alla mia risposta positiva mi ha guardato un pò preoccupata e non l'ha convinta nemmeno la mia rassicurazione che sono davvero brave persone.
Il marito va in vacanza da solo in Thailandia. E non credo per scopi culturali.
Quando si dicono le brave persone!!

DONDOLO...

La cosa che mi manca di più è ridere. Insomma…ridere con lui, magari una telefonata al volo e sentire la sua voce leggera e le risate condivise. O un messaggio con i nostri modi di dire e ridere da sola al semaforo o in studio…

La casa è abbandonata. Nessuno fa la spesa. Nessuno pulisce, ma nessuno sembra sporcare. Le piante hanno sete, il cane è da mia mamma. Sembra che qualcuno abbia spinto il tasto PAUSE e che tutto si sia fermato. Immobile. A prendere polvere e sole.

Io vorrei spingere rewind. Mi dicono che non si può e allora STO. Vorrei mimetizzarmi ed invece mi alzo, vado al lavoro, mangio (poco), dormo (poco). Dalla mattina in poi l’angoscia diminuisce pian piano e torna la sera, quando devo tornare a casa..angoscia mista ad emozione e felicità di rivederlo.
Ma ora prevale l’ansia ..ogni volta è una puntata nuova di un melodramma buffo e stritolante. Ogni volta è una cosa nuova, uno stato d’animo diverso…rabbia, impotenza, leggero equilibrio, precario giramento di testa.
Resta..ommioddio. Va via..morirò. Aspettiamo..bello stronzo.
Vado a casa e sono assolutamente sospesa…appesa ai suoi gesti e mi odio per la debolezza e per questo frignare, ma ora e qui non so fare altro.
Ma dov’è la Fusis che spacca le montagne, che fa un lavoro da Uometto, che si è fatta strada da sola, che va dritta e allegra per la strada. Dov’è la Fusis che ha affrontato casini peggiori, ben peggiori, casini seri nella vita, che ha fatto la mamma alla sua mamma e da sorella al papà.
Non la trovo. So che quando la troverò riuscirò a reagire e a pensare che va bene così….ma ora l’orizzonte è vuoto.

domenica 13 luglio 2008

the end

E' finita...non resta che mettere insieme i pezzi..

SULL'ORLO DEL BURRONE

se ne vuole andare da casa..all'improvviso. Non sa se mi ama o se sta con me solo per abitudine. Sento che il petto mi si spacca, che non sono pronta a buttare tutto all'aria e a ricominciare da sola. Sento che non posso reggere questo. Che non ne ho la forza.
Per ora sono sgattaiolata via dai miei e lui sa solo che sono fuori, ma non sa dove.
Mi sembra che niente adesso abbia senso e vorrei la bacchetta magica per far tornare tutto come prima, come tre giorni fa.
Sono andata a dormire con una vita e mi sono svegliata con un'altra.
Che non voglio e in cui non so stare.

giovedì 10 luglio 2008

NERONERISSIMO

PAUSA PRANZO AL MARE…complice un lavoro vicino alla spiaggia, a 100 km dalla mia città. Mi sto per addormentare cullata dal vento che non mi fa sentire per nulla il caldo del sole..all’improvviso una voce allegra e squillante ed un uomo alto e nero, denti perlati e occhi vivacissimi nonostante il peso delle cose che trasportava, il sole e la sabbia scura e bollente. Mi dice “che vuoi diventare nera come noi?”..Risate..
Dialogo di una manciata di minuti e scopriamo che vive nel mio stesso quartiere (è contento della coincidenza!) e che si è momentaneamente trasferito lì per lavorare.. sta in campeggio, tanto gli costa quanto la benzina per andare e tornare. Quando gli dico che io invece “pendolo” si preoccupa e mi dice che è meglio se mi fermo lì, evito anche stanchezza e traffico.
Mi dà per forza due braccialetti minuscoli che vuole regalarmi…ma gli do dei soldi…molti di più del loro valore……………l’allegria non ha prezzo.
P.s. Sarà anche stata una tattica commerciale, ma io le risate me le sono fatte davvero!! Per questo lo ringrazio

martedì 8 luglio 2008

LA MANO


Sempre di più credo che la felicità sia semplicemente una condizione interiore, staccata dagli eventi della giornata. Insomma…a meno che non ci siano catastrofi o problemi davvero seri la maggior parte della quotidianità, dei gesti ripetuti e banali, non ci offrono motivi di gioia o di malinconia. Sono i nostri occhi ed il nostro cuore che trasforma tutto. Che ci consente di vedere durante il tragitto le immagini straordinarie in grado di stimolare la mente. Immagini che sono sempre lì, ma che decidiamo di vedere o meno.
Ieri, la tristezza negli occhi e l’incontro casuale con una persona che conosco poco. Dopo i soliti convenevoli la sua coscienza del mio sguardo spento ed una stretta di mano. Una di quelle che sono come un abbraccio caldo, un conforto denso. Di quelle che ti aspetteresti da un amico di lunga data. Ed il coraggio e la voglia di mettere via i pensieri tristi sale di nuovo..una mano…a volte basta una mano..

LETTERA

volevo spiegarti della solitudine profonda e disperata che mi prende quando abbiamo liti brusche, della estraneità al mondo quando vedo che la tua anima non comprende la mia, quando sfuggo alla tua osservazione e faccio cose incomprensibili o che in quel momento appaiono assolutamente inadeguate. A te che sei il mio guardiano del faro.
Ho dentro un allarme che a volte suona spaccandomi le orecchie, impedendomi di formulare pensieri sensati. Lo porto con me da quando sono bambina, elaborandolo con il tempo. E’ l’allarme della solitudine, dell’abbandono. L’idea che non sia scontato che le persone care ti sono vicine, rimangano con te. L’idea, la certezza direi, che se ne potrebbero andare da un attimo all’altro. Deliberatamente. E’ l’idea che il bene scompaia in un istante. Anche quello che sembrava più grande.
Questa ferita rimarginata male, la devo alla mia infanzia. E’ un peccato a dirlo, ma è così. La devo alla persona che durante una lite lasciava una bambina in lacrime e prendeva la porta senza dire quando e come sarebbe tornata. Ogni lite un abbandono. E una disperazione che scavava le ossa. Una disperazione che si placava solo al suo rientro, lasciando spazio alla rabbia.
E ogni volta che non riesco subito a ricomporre i pezzi tra di noi, rivivo quel saluto. Lo so, tu non c’entri ed io devo crescere e superare lo scoglio e liberarmi di una paura passata ed inutile. Io, quella che parla sempre di equilibrio e di stabilità emotiva. Ma ho bisogno di tempo, di un altro po’ di tempo e amore e comprensione e sarò quella che vedo da lontano farsi sempre più nitida allo specchio. La donna , la signorina che c’è dentro di me e che ancora non esce del tutto per paura. Intanto usa tutto l’amore o la comprensione che hai e ricorda che dietro l’aggressività o dietro una reazione sproporzionata c’è sempre un dolore.

mercoledì 2 luglio 2008

IO UOMO, TU DONNA.

io cerco divertimento e prendo le cose alla giornata...e minimizzo e credo che la cosa che ci stuzzica di più sia la pelle. tu parliparli e ti offendi e ci rimani male...e metti in mezzo anima e affetti....TU DONNA, IO UOMO

tieniamente



hanno liberato Ingrid Betancourt!!! Per non dimenticare di sperare, di pensare che qualcosa di bello può succedere anche in un mare di cattive notizie, per ricordare che a volte le lotte, quelle impossibili per gli ideali ed i principi hanno una ragione ed una vittoria. Per tenere a mente che mille gocce fanno il mare .

Ho sentito la sua storia per la prima volta ad ottobre, in un periodo neronero e mi ha colpito nel profondo, mi ha scosso. ed ora, a mesi di distanza in un periodo migliore e luminoso la liberano...una grande emozione intensa

lunedì 30 giugno 2008

coccodrillo

Non so se lo voglio più. Non so se il giocattolo è rotto.
Altro che giocattolo…non diciamo stronzate...mai considerate così queste parentesi di concentrato di vita, di emozioni, di pelle e odori e occhi. Quando ti tuffi negli occhi di una persona e c’è una sintonia particolare, un’energia che batte…tutto ricomincia a muoversi più velocemente. Come adrenalina, come pedali di una bici impazzita, come una girandola colorata al sole e al vento.
Giorni passati di messaggi e dialoghi scemi e di musica e risate. Di farfalle nella pancia e di batticuori. Ma non l’animo, il cuore..attenzione non è la stessa cosa.
In questo caldo che ti scioglie la volontà, la serietà ed i pensieri e ti rammollisce e con il sudore se ne vanno anche i buoni propositi (i miei credo siano un po’ strampalati) . Avevo lasciato andare le cose abbandonandomi al piacere di un adesso, senza pensare al dopo. Lo faccio spesso. Lo faccio solo per me.
Lui caramello e miele, retrogusto un po’ amaro, pericolo di appiccicarsi, e pericolo di scottarsi o di avere l’indigestione. Spericolato e pericoloso. Basta tenere la distanza. Si impara con il tempo. E con le mazzate. Ma poi la posta in gioco si alza.
In questi momenti sono un caterpillar…passo sopra a qualsiasi cosa in nome del più puro egoismo e corro verso quello che voglio e penso in fondo al mio animo che non voglio rinunciare perché la vita è breve e nessuno mi ridarà questi attimi di felicità. E di pura vita.
E poi lui, il mestierante un po’ goffo, un po’ distratto ed un po’ menefreghista si fa scoprire. E lei mi chiama.
La ragazzina. Con un passato da grande ed una vocina sottile.
E mi cerca. Vuole chiarimenti. Li vuole da me non da lui. Perché forse lui fa muro. E mi chiede per favore. E non posso rispondere.
E si spacca qualcosa, e le vene non tengono ed il cuore si nasconde per il dispiacere e le vorrei dire milioni di cose, proprio io sì, vorrei. Io che le ho tolto la tranquillità. Ed ho preso in prestito per un istante gli occhi di un uomo che non era già suo..perchè ognuno è solo di se stesso, ma lei non può capire e nemmeno io quando sono dall’altra parte. Perché me lo hanno insegnato così. Ma dentro so che me lo hanno insegnato male. E che l’amore non è possesso e non è esclusiva. Perché l’amore è un progetto fatto di mattoni faticosi messi tutti i giorni e una manciata di tempo rubato non fa la differenza.
Ma non posso dirglielo. Io proprio io.

domenica 29 giugno 2008

rospo sputato

ommioddio..oggi ci è toccato! Dopo matrimoni vari, fidanzamenti, inaugurazione di casa di amici, oggi il Battesimo. Trovo allucinante una religione che appioppi un peccato originale a bambini appena nati...una tassa da pagare appena ti affacci qui!
Ma il destino è buffo e dispettoso ed ha deciso di farmi arrivare nel momento che trovo più antipatico.."rinunciate a satana?"
Atea, anticlericale, contro ogni forma di pregiudizio e di regola priva di motivazione, forse per "colpa" di mia madre che mi ha sempre detto che ogni regola c'è per un motivo preciso...già mal sopporto le forme ipocrite di alcune funzioni religiose, ma il battesimo...stavo stretta in chiesa, in mezzo a persone che ripetevano a memoria parole di cui non ascoltavano nemmeno il significato, e mi facevano pena quei poveri bimbi incartati in vestitini modello confetto..e così ho deciso che basta...è giunta l'ora di non assecondare più il comune volere di partecipazione alle cerimonie e di sottrarmi coerentemente..
AHHHHH ora mi sento più leggera! E che ce voleva?!

mercoledì 25 giugno 2008

TEMPESTA IN UN BICCHIER D'ACQUA


non volevo travolgerlo...è solo che in un attimo è piombato su una ferita aperta. Una banlità una stupidaggine, ma forse in fondo non la vivo così. Ha messo il ditone nella piaghetta e l'ha girato ben bene. Così gli è esplosa la bomba in viso. Sono convinti in molti come lui che la nostra "categoria" di lavoro sia piena di soldi e magari alcuni lo sono e magari quando sarò più grande-vecchia lo sarò anche io. Ma ora a fronte di 10 ore di lavoro in media al giorno e di un sacco di corse qua e là..lo stipendio è misero davvero..e loro convinti che siamo privilegiati ci strattonano e pretendono. Oggi convinto che io avessi una vita da nababba non credeva che è lui (idraulico, fabbro, muratore, impiantista) il vero "privilegiato". Con la mia stessa fatica per carità, ma non credono che una laurea ora non faccia più la differenza. Una questione di soldi sicuramente, ma per me in quel momento è stato altro. E' stato ricordarmi che i miei sacrifici dei vent'anni da questo punto di vista non mi regalano nulla. Una vita materialmente incerta e zoppicante. La difficoltà di pensare ad un figlio, ad un futuro. Mi regalano un motorino scassato e meno male che c'è! E sono tra le fortunate che fa un alvoro che la appassiona. Mi ha chiesto...ma come ti vai a bruciare gli occhi per questa cifra davvero? Io non ci credo. Non posso crederci. E' impossibile.
Io lo so che magari è una scemenza....ma le braccia mi sono rotolate via e dho cercato subito i motivi nel fondo del mio amore per questo lavoro, ma in quell'istante, di fronte ad un mio coetaneo che viene da lontano e che qui ha trovato prima e meglio di me la sua strada....il fondo era troppo lontano....
pazienza...sorridiamo

sabato 21 giugno 2008

vorrei dire....

VORREI PARLARE DELLA PASSIONE E DELLA MERAVIGLIA,
delle etichette che vogliamo appiccicare maniacalmente su tutto e sui sentimenti (milioni di sfumature che scopro ogni giorno) come su barattoli di ingredienti in cucina.
Vorrei dire delle persone “buone”, anzi sedicenti buone che sono solo presuntuose incoscienti e spesso bigotte. Che sono quelle che nella mia vita mi hanno fatto e continuano a farmi più male, ferocemente male.
E vorrei dire di quelle invece che si conoscono, che sanno di loro e dei loro limiti e delle debolezze. Di quelle che sanno che l’animo umano è fragile, a volte egoista, invidioso, rabbioso, incontrollabile, meschino. Ecco io le amo le persone che mi dicono di esser anche quello…perché so che non avrò sorprese, so che si conoscono a fondo e sapranno quando si avvicineranno al limite, e forse si fermeranno.
Vorrei dire della pienezza che provo talvolta, facendo cose dedicate solo solamente a me, ricavando parentesi prepotenti nello scorrere della vita. Secondo regole che io ho stabilito per me stessa e non imposta chissà da chi e perché.
Parentesi di puro egoismo e di semplice autodedizione. Momenti in cui va tutto esattamente come voglio, in cui si realizzano piccoli desideri e gioie, in barba ai luoghi comuni, alle regole, al “si fa, non si fa”. Momenti che non vorrei mai perdere per non dire tra 20 anni che ho lasciato andare pezzi di vita e che sono stata una pianta.
Vorrei parlare della scoperta delle persone che rappresenta un viaggio meraviglioso e continuo. Vorrei dire della meraviglia intensa che provo ogni volta che incontro persone tanto diverse da me, una cultura nuova che mi offre pensieri diversi. E mi sembra di nascere di nuovo, di aprire gli occhi per la prima volta, mi sembra che mi abbiamo regalato nuova testa e nuovo mondo. Da esplorare e di cui stupirmi. Allora scopro nuove reazioni, nuove voci e modi di dire, nuove cose che fanno piacere o che non vanno dette perché fanno male. E scopro nuovi sorrisi e mani.
E vorrei dire della libertà che proverei sentendomi accettata per tutto quello che sono senza dover omettere parti di volta in volta diverse (anche piccoli dettagli) per il timore di non essere compresa, vorrei stare bene fuori così come sto bene dentro.

mercoledì 18 giugno 2008

ATTIMIDIGIOIA


Fusis, rotola, di gomma rimbalza, saltella e canta, respira parla e ride fortefortissimo, il cuore che rotola nel prato. Capelli al vento, nel sole. Ciambella palla, gioco. Adrenalina e ricordi dolci di anni fa. Di come era. Di come è bello crescere e conquistare cose e di come alcune vecchie vadano conservate e DIFESE.
Mi guardo e rimiro, mi gongolo e mi cullo e penso e corro.
Caldo e capricci finti e poi risate e dispetti. Va lontano, la mente corre dove vuole forte.

questa urgenza di vivere e furia di sentire…so di esistere..”

lunedì 16 giugno 2008

FORZA!!!!!

Il cerchio si chiude..pian piano. Tutto coincide..quello che ho cominciato al mio arrivo allo studio è in fase di chiusura e la mia misura è colma.
Ho la presunzione di capire sempre al primo colpo le persone. Mi basta un attimo, delle parole, gli occhi, la voce e la sua modulazione e la mia pelle mi dice se è simpatia o no, se mi posso fidare o stare sul chi va là. Spesso mi sforzo di cambiare idea, di tirare giù i pregiudizi e dopo molte peripezie e molti giri…sono di nuovo alle conclusioni iniziali.
Lo studio è un “raccoglitore” di umanità. Un microcosmo, una piccola famiglia. E quindi è tutto più difficile. E’ come tagliare il cordone ombelicale.
Ma questa volta è troppo. Stanca della sua presunzione e del suo svalutare sempre tutti per forza, i suoi più fidati collaboratori. Stanca di valori che non mi appartengono. Solo denaro, potere e apparenza.
E poi amici o finti tali…A…non c’è peggior cattivo di chi si finge buono e non è un assassino solo chi uccide, ma anche chi omette il soccorso. Lui naviga sempre sopra a tutti, sopra a tutto.
Oggi, l’ennesimo scontro e quasi mi uscivano le lacrime per la rabbia e per la tristezza e l’amaro in bocca che non andava più via..il rospo era troppo grande.
Lo stomaco che si contorce e i peli che diventano bianchi..e poi apro gli occhi e….ma ne vale la pena? Ma chi me li ridarà questi momenti di felicità?!
Sento la serata tiepida, l’odore delle piante, l’aria delicata in faccia…non c’è nulla per essere infelici.
Basta un balzo, un tuffo. Nel vuoto fa paura. Ma forse si può e si deve per amore verso noi stessi. Perché chi lo ha detto che bisogna per forza seguire la ruota dei criceti? Chi lo ha detto che non possiamo scendere?
Un sorriso lieve torna e la fiducia che la strada diventerà migliore

giovedì 12 giugno 2008

cuoremente

Avverto distintamente la tua ostilità…per la prima volta non mi interessa. Costretta a stare qui per motivi che non attengono alla gioia, né al cammino personale, ma alla pura sopravvivenza.
Fuori è ancora marzo..il tempo è fermo ed io corro. Veloce verso nuove vite e nuove strade e stanze che mi vedranno più felice. Di questo ho fiducia.
Eppure io oggi mollerei tutto e andrei a passeggio o a casa cullata dalla musica ad ascoltare emozioni, a guardare bene dentro le mie emozioni e presentimenti perché non si può decidere sempre tutto con la testa….

lunedì 9 giugno 2008

il tempo lo dirà! Il tempo e la volontà


“Allora devi cambiare lavoro!”
Non è il primo che mi dice così. Un’altra persona è stata in parte smentita. Il tempo è gentiluomo e dirà chi ha ragione. Un sommesso, ma deciso VEDREMO…l’ho masticato tra i denti uscendo dalla stanza del capo.
All’inizio le parole sono scivolate, ma subito mi sono sentita investita da un ceffone in piena faccia.
“Non devi cedere, la cosa non deve toccarti, non puoi essere sempre così vulnerabile e così debole dentro. Le cose che ti dicono non possono sconquassarti sempre. Valuta la loro importanza, pesale e decidi se ne vale la pena.”
Per un attimo la tentazione è stata quella di lasciare andare l’acqua salata, di farla scorrere. Ma poi, come sempre, denti stretti e pugni chiusi. E così si va avanti. Con la mia pancia che si gonfia per il nervoso e che reagisce per tutte le volte e con tutta la violenza che dovrei avere io.
Vorrei tornare sull’argomento, tornare di là e dire le mie ragioni. Invece rimarrò qui a fare finta che tutto sia scivolato via veloce sopra la corazza che non ho e che fingo di avere.
Pensando se sia meglio andare via senza voltare le spalle e provare la mia strada o continua e sprecare vita e felicità…ma con una sicurezza economica in più….

venerdì 6 giugno 2008

CATTIVE RAGAZZE

ANATOMIA DI UN’ ATTRAZIONE FATALE ( e non sto parlando di amore):

GLI OCCHI: Possibilmente scuri affinchè la passione sia bruciante ma soprattutto senza momentanea possibilità di recupero. (Devi pensare di non poter tornare più da quel gorgo.) Meglio se con uno sguardo bruciante con un pizzico di malizia, uno di arguzia e vivacità. Di quelli che quando ti fissano ti pungono e arrivano fino in fondo in fondo…

LE MANI: Grandi quanto basta, non troppo esili, non tozze, mai troppo lisce. Meglio se nodose. Guardandole deve venire voglia istantanea che si spostino da dove sono ai propri fianchi…insomma per la serie “mettimi le mani addosso!!” Ce ne sono tuttavia di due tipi: le mani da “manovale-operaio” (che per queste cose sono le migliori) oppure quelle da intellettuale intelligente un po’ sofferente…
I movimenti devono essere veloci e decisi.. niente piroette e rotazioni eccessive dei polsi modello ballerina.

LA BOCCA: E qui tocchiamo un tasto delicato…deve essere carnosa quel tanto che basta a non farla sembrare femminile. Spesso aperta in un sorriso, con denti bianchissimi e regolari. Socchiusa quando il soggetto in questione ascolta le nostre soavi parole…magari con la lingua che fa capolino..non si sa bene perché.
Il colore…le labbra non hanno tutte lo stesso colore e non è un dettaglio da poco. Io preferisco le labbra un po’ olivastre che contrastano con il colore delle gengive rosa. Insomma tutto quello che è latinoamericano, africano, mulatto, mischiato etc…
Vale il discorso delle mani..spostale da dove sono alle mie. Il tutto viene accompagnato da sguardi e interminabili minuti in cui smetti di guardare l’individuo in questione negli occhi e decidi di leggere unicamente il labiale perdendo ovviamente il filo del discorso e rimanendo con l’aria da ebete.

LE SPALLE E LE BRACCIA: Larghe, muscolose, potenti. Servono per poggiarsi, per piangere (ma non in questo caso), per soddisfare il nostro senso estetico ed animale in momenti particolari…quando facendo piegamenti di varia natura escono fuori muscoli, sudore e testosterone!!

IL TORACE: Anche questo deve essere “ben calibrato”. Tartaruga o panzetta a parte…è la circonferenza del torace che fa la differenza perché un ometto con il microtorace mi dà l’impressione di abbracciare mia sorella!!! Insomma è un po’ come alla visita per il militare…torace piccolo riformato ; )!!!

CAPELLI: intanto ci devono essere. Anche rasati a zero purchè se ne intraveda la presenza. Lisci o crespi poco importa. Meglio neri. Meglio corti. Meglio lucidi.

ALTEZZA: Sia perché sono petite, sia perché preferisco in genere uomini “compatti”, preferisco che non sia tropo elevata…per capirci le proporzioni devono essere meno Prassitele e più Policleto!!

Considerati optionals…ma graditi

SEDERE: stretto leggermente tondo e rigorosamente sodo. Certo se sopra ci sono minuscole fossette……non è male
SOLCHI: Alcuni uomini hanno, al di sotto delle anche, dei solchi che arrivano al bacino. Li ho scoperti studiando storia dell’arte, nelle statue dell’antica Grecia, copiate poi da Bernini, Canova etc. Ma li avevo visti solo in foto!!!!....poi no…anche no…
Ecco quei solchi secondo me sono molto invitanti..

In presenza di tutti questi elementi la razionalità ed il famigerato romanticismo femminile….svaniscono lasciando spazio a feromoni di mezzo chilo ciascuno. Non più in grado di intendere e di volere o quantomeno di ragionare lucidamente… annaspo fingendo noncuranza e autocontrollo….
Sarà la primavera!

giovedì 5 giugno 2008

ALTALENA


Un’altalena. Senza posa e va veloce. Alta altissima, vicino al cielo blu, cuore in gola e poi…….giùùùù con lo stomaco sottosopra che quasi vuoi scendere. Così mi sento. Un attimo l’entusiasmo mi porta in aria, ma un attimo dopo la voglia di fuggire e mollare tutto e lo stomaco sconvolto che aspetta la nausea. Quasi sempre è arrivata. Altre volte è bastato un gesto fori posto o un dettaglio, un paio di calzini piuttosto che un tono della voce o un gesto minimo o la modifica dell’immagine che avevo in mente, delle aspettative (perchè sempre ci facciamo delle immagini delle persone che abbiamo di fronte e man mano che le scopriamo la modifichiamo e le persone diventano meno affascinanti, meno interessanti. Perché il fascino è quello di partecipare della vita interessante che pensiamo abbiano le persone, ma quando scopriamo che non è così, che è una vita comune….il soufflè si sgonfia) e tutto è svanito. Un attimo prima sì e quello dopo no. Un attimo voglio aprire la porta e gettarmi verso la novità e un attimo dopo, ma subito dopo…voglio voltare le spalle e tornare al torpore.
Altalena o poltrona?

SALSA

E’ una forza e un’energia che ti batte dentro e che amplifica e rafforza la tua. Ti muove gambe e braccia e ti illumina gli occhi.

lunedì 2 giugno 2008

ODIO I DESIDERI DEBOLI...





Non hai mai sentito dire che la bellezze delle cose ama
nascondersi ed è forte quello che ho dentro, distante dalla mediocrità

ho rischiato di perdere tuttoper non subire
non hai
mai sentito dire

che la bellezza delle cose ama sorprenderti ed è forte quello
che ho dentro distante dalla mediocrità ho bendato i miei occhi da tempo per non
vederla
ed avrei voluto trovarmi tra le tue parole più belle

raccogliere un brivido dai tuoi sguardi ed avrei voluto
trovarmi tra le tue risposte distratte
abbiamo vagato a lungo in quei
discorsi preziosi e contorti senza concludere ma è forte quello che ho dentro
distante dalla mediocrità ho inseguito il rumore assordante per non sentirla
ed avrei voluto trovarmi tra le tue parole più belle raccogliere un brivido
dai tuoi sguardi ed avrei voluto trovarmi tra le tuerisposte distratte
non
hai mai sentito dire chela bellezza delle cose ama nascondersi ...



2 GIUGNO






Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere



di gente infame, che non sa cos'è il pudore,



si credono potenti e gli va bene quello che fanno;e tutto gli appartiene.



Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!



Questo paese è devastato dal dolore...



ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore?



Non cambierà, non cambieràno cambierà, forse cambierà.



Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?



Nel fango affonda lo stivale dei maiali.



Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale.



Non cambierà, non cambierà sì che cambierà, vedrai che cambierà.



Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori,



che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...



La primavera intanto tarda ad arrivare.

sabato 31 maggio 2008

PELLE

Non riesco a non fare, a non guardare, a non ascoltare l’odore della pelle e la differenza degli occhi. Non riesco a pensare di privarmi di quegli attimi e di quelle emozioni… è come se mi togliessi la luce della vita, la possibilità di mangiare. E’ come se per nutrirmi decidessi di prendere solo pillole.

Lo so è passato solo un battito di ciglia dal burrone, da quando pensavamo di mollare e ci chiedevamo se avremmo continuato ancora a lungo a ferirci a vicenda. Ma poi tutto è passato. Prima è passato, ho pensato che l’unica cosa che faceva davvero male era l’orgoglio e non l’anima e poi ho riaperto gli occhi.
Ogni volta un motivo diverso.
Oggi la curiosità di un mondo diverso.
Il modo diverso di dire le cose. Senza filtri o preoccupazioni o maschere o voglia di apparenza.
Il colore diverso della pelle.
Uno sguardo differente. Fiero e guerrigliero.


Spiegata l’artiglieria pesante la partita si fa sempre più serrata. Ed il ballo, la lingua ed i modi si fondono a coprire la persona che è prima di tutto ciò che rappresenta più che quello che realmente è. Eppure la partita è intensa e coinvolgente.

Scopro umanità, rischio tranquillità, ma il sole sembra più caldo e luminoso perchè torno ad ascoltare le mie emozioni a fior di pelle.

mercoledì 28 maggio 2008

COINCIDENZE

Trovo che le coincidenze siano assolutamente meravigliose…nel senso di meraviglia pura. Insomma uno si dà tanto da fare per sistemare la rotta e poi le cose si scompigliano in modi inaspettati. E’ un po’ come quando uno si perde per la città….e vede paesaggi che prima non conosceva e scorci così affascinanti che non avrebbe mai visto facendo la strada normale.
E poi come fanno le strade ad unirsi, i pezzi delle coincidenze a combaciare, gli incastri ad essere così perfetti.
A volte sembra che siamo in cammino verso qualcosa e inconsapevolmente ogni passo ci porta ad un incontro ad un fatto. Le costruiamo inconsapevoli e ci meravigliamo coscienti…

lunedì 26 maggio 2008

EL CHE VA AVANTI....

Me la prendo anche con quelli come te che non si arrabbiano mai.
Che le rivoluzioni non servono perché tanto le cose non ti riguardano, non ti toccano. Come se quelli colpiti non fossero tuoi simili, persone a cui vuoi bene, con cui dividi il sonno ed il mangiare.
Allora ogni volta che vedo la tua impassibilità, il tuo lasciar correre mi spavento e non posso credere che sia vero e che un tempo, e non milioni di anni fa, io credessi davvero di potermi far prendere la mano e andare insieme per la strada tortuosa dell’esistenza.

Io invece me la prendo, recalcitro, soffro e faccio una grande fatica a contenere la ribellione per non essere sempre quella che rompe…

Ma ho una cosa ficcata nello stomaco, come un peso da 1000 kg

EL CHE VA AVANTI.......se la prende sempre.......in der posto!!!!!

PIGNETO

http://roma.repubblica.it/dettaglio/Polemica-sulla-xenofobia/1465425

Che dire...mi sento scema, ma mentre leggevo la notizia dell'aggressione al Pigneto mi scivolavano le lacrime sulle guance. Il pigneto, un quartiere multietnico e colorato... da sempre di sinistra, come il mio ex quartiere San Lorenzo. Forse anche lì qualche anno fa non li avrebbero fatti entrare questi teppisti.
Il nuovo governo secondo me c'entra. Ha delle forti responsabilità. Non puoi fare una campagna informativa denigratoria per un mese e poi stupirti se gli esaltati si sentono forti.
Gli immigrati che lavorano sono una risorsa e vanno difesi. I più deboli a cui viene fatto un sopruso sono uomini come noi. Hanno bisogno della nostra solidarietà.
Oggi con il clima che c'è capita che una mia conoscente al mare con una nonchalance da rimanere di stucco mi ha detto " sì, io sono razzista.." con la stessa facilità che avrebbe avuto dicendomi di che squadra di calcio è.
Non sdoganiamo anche il razzismo, non ci abituiamo sempre a tutto.
L'abitudine è nemica dell'intelligenza. "abile ordinatrice delle nostre menti" diceva Oriana Fallaci.
Poi scavando scopri che il suo risentimento è forse paura, è forse rabbia, è forse malcontento, ma dire che è razzista è più veloce....
Vorrei avere una voce grande e farmi sentire

sabato 24 maggio 2008

PENSIERO CHE ROTOLA

Ecco...una giornata strana.
Esco da casetta mia. Roma est. Quartiere popolare. Motorino scassatello. Raggiungo il capo e accompagnamo clienti russi a vedere arredi per la loro reggia moscovita. Negozi brilluccicanti, mai chiedere il prezzo, riccioli barocchi, stucchi dorati, velluti, broccati e damascati, pelle marmi...
poi si va a pranzo, loro ospiti in una di quelle strutture strane che sono in Via Veneto. mi sento in un acquario..aiuto....le persone che passano in strada ci vedono, è imbrarazzante! E poi da Roma Est a Via Veneto ce ne passa ; ))!!!!
Meno male che mi sono vetsita da Signorina così mi sento a mio agio!! Scarpe puntatissime e tacco da 10 ovviamente a spillo (i miei piedi non ringraziano!!).
Scelgo il vino e con le poche informazioni sottratte al Pizzopiturro ed una discreta dose di c...o, riesco a centrarlo in pieno. Mi sento un pò cenerentola...giornata solare e profumo di primavera fanno il resto.
Poi capo e clienti parlano della situazione nera italiana ....addirittura una famiglia su sette non arriva a fine mese. Il capo fa lo scandalizzato...pietoso e dispiaciuto.
Che faccio glielo dico io ai clienti che se loro lo pagano 10000 euro per disegni che facciamo noi in una settimana lui ci dà sempre 1300 euro al mese e ce li dà possibilmente dopo 10 mesi? Glielo dico io che i miei colleghi ed io se non stiamo attenti siamo sette delle dieci famiglie di cui sopra?
vabbè glielo dico la prossima volta...ora mi godo la festa.....
poi arriva un pensiero, uno di quelli belli, uno di quelli improvvisi e pieni di energia. Si affaccia un attimo e fugge!
cavolo non lo ritrovo!! Dove si è ficcato?! pensiero dispettoso e rotolante..suonava tipo "adesso si cominciano ad aprire un pò di possibilità di lavoro, lavori autonomi, clenti nuovi, magari comincia la catena virtuosa che porta soldi e avvia attività in cui si lavora molto, ma almeno guadagni per quanto lavori e soprattutto niente piedi in faccia!!!!" ................ poi stavo per analizzare razionalmente le possibilità che mi darebbero respiro ed autonomia, quel tanto che basta per sottrarmi al giogo e......... è caduto! insomma è scivolato via e non si fa riprendere!!! guardo sotto la sedia, in borsa, niente.
Va bene l'importante è che ci sia... magari lo riprendo dopo. Mica potrà rimanere nascosto per sempre!!!!

CON IL CUORE E CON LA MENTE

Un pò di anni fa Valeriascrive ed io durante l'autogestione della scuola abbiamo deciso (chissà perchè) di gestire una specie di "lezioni" su chi fosse Giovanni Falcone. La sua vita e la sua morte. Chi era, cosa pensava, come si comportava, era un eroa edavvero o era osannato solo perchè era morto? Insomma capita spesso che uomini che in vita sono stati poco più che mediocri, alla loro morte diventano delle persone splendide.
Abbiano letto, studiato, cercato.
Ho continuato a farlo poi anni dopo nella sua città grazie al mio Pizzopiturro che è di Palermo. Era un uomo di grandissima calibratura morale. Un uomo che credeva profondamente nel suo lavoro e forse, con un filo di follia, contraria allo spirito di conservazione, anteponeva la sua missione alla sua incolumità. Lui e Borsellino sapevano che sarebbero morti. Caponnetto, dopo Via d'Amelio diceva "è tutto finito" e credo che in parte avesse ragione. Ayala subito dopo ha deciso di ritirarsi a vita politica...
Ieri un ragazzo di Milano intervistato su Giovanni Falcone non sapeva chi fosse.
Questa estate fermandomi davanti all'albero Falcone in Via Notarbartolo un'emozionegrandissima ed ho pensato per la prima volta che per come stanno andando le cose, forse il sacrificio è stato troppo grande , la perdita di uomini così , è stata inutile e avrei preferito averli qui.

venerdì 23 maggio 2008

Elisa - Eppure Sentire (Un Senso di Te)

su una spiaggia meravigliosamente bianca le note rotolavano fresche. Il viso accarezzato da un bel vento tiepido e profumato, mentre le stelle accese e più luminose che mai sembravano gridare forte una gioia che voleva uscire dalla pelle.
Dall'altra parte del Mondo...

mercoledì 21 maggio 2008

NON PASSA ANCORA

Le mie braccia sono le loro braccia. La mia mente è la loro mente. Le mie idee, il mio entusiasmo, la mia capacità di comunicare con le persone e di essere accogliente diventa la loro. Regalata. Strappata, rapita.
Mi stanno rubando pezzi di me e non so come difenderli. Rallento il ritmo. Spengo l’entusiasmo, freno la passione.
E mi ritrova a non esser io.
Sono giorni che mi sveglio con il broncio. Le palpebre pesanti. Molla e senza energia. Senza sorriso e senza quella luce negli occhi che ho sempre avuto.
Brontolo arrabbiata e caustica.
A casa mi aspettano la canetta e Orazio, il mio bonsai e il mio Pizzopiturro. E anche con loro non riesco ad essere come vorrei. Non vedo perché devo concedere loro gli scarti frustrati e masticati di una persona che potrebbe essere meglio di così. Che potrebbe amare la vita di più e meglio.
Io non sono mai stata così. Mi sono sempre svegliata con il sorriso, sempre incontro alla giornata con entusiasmo.
Ora sono come il tempo di questi giorni.

martedì 20 maggio 2008

RABBIA


Tanto va bene così va bene a tutti così: E’ un incubo che mi perseguita dalla scuola. Sono la sempre unica (o quasi) extraterrestre che si arrabbia, che si sbatte, che ha la bile, che recalcitra. Che risponde e che si inca…
A tutti sembra normale. Avere i piedi in testa, in faccia
Che ci sottopaghi. Che non ci paghi per mesi. Che sia prepotente e pretenzioso.
Che sia un bambino viziato e capriccioso.
Che faccia scontare a noi errori suoi.
Che pretenda sempre il massimo dando il minimo.
Che riesca sempre a farla franca sulla pelle e sulla buona fede degli altri.

Sono arrabbiata e voglio andare via…vorrei soffiare così forte da far volare via tutto lo studio e tutte le persone qui intorno. Fogli che volano ovunque, sedie a terra e persone trascinate via dal vento.

Chissà perché ogni volta penso di trovare appoggio, di avere supporto almeno dalle persone più vicine che lavorano qui. Invece…. Il deserto dei Tartari….il silenzio dei Conigli.
Mi sale una rabbia bruciante che si porta via tutta la buona volontà e tutta la passione per il lavoro, tutto l’amore e l’allegria. Stringe e sale dalla gola agli occhi dove diventa acqua ed esce. Finalmente.
La rabbia bruciante è perché so di non avere scelta, di non poter mollare tutto. Non ancora.
La rabbia bruciante è perché la mia buona volontà ed il mio lavoro attento , la mia fatica ed i sacrifici non meritano questa ricompensa. La rabbia è quella di dover chinare il capo non di fronte ad una superiorità di carattere o di capacità o di talento, ma puramente economica. Dover restare solo per foglietti di carta colorata. Questa io non la chiamo libertà.

lunedì 19 maggio 2008

CERTE CREATURE SE NON CI FOSSERO...


Il NEO Ministro delle Pari Opportunità non ha concesso il patrocinio per il Gay Pride.

Perchè trova che la manifestazione serva a promuovere solo i diritti delle coppie gay e ADDIRITTURA ad equipararli a quelli delle coppie sposate....PAZZI!!!

Allora intanto chiederei alla signorina che concetto ha della moralità. Se è davvero convinta di volersi confrontare su questo argomento... come la corda a casa dell'impiccato!

Direi che lei poi non ne è esattamente una bandiera e che forse si trova al posto giusto al momento sbagliato.

Insomma e che vogliamo fà? ... soubrette sì, ma gay no, gay niente. C'è qualcosa che non mi è chiaro davvero.

Poi vorrei sapere se le pari opportunità sono del tipo "noi siamo tutti uguali", voi no. Come è già successo per la proposta di legge riguardante i DICO

Continuo ad immaginare le facce dei lettori d'oltralpe e le loro risate... da una parte le dichiarazione da moralista, dall' altra un bel paio di chiappe!!!

domenica 18 maggio 2008

Tito Nieves-Un Tipo Comun

bailamos!!!!! es la onda de la alegrìa!!!!

ANDREA CAMILLERI

vorrei solo rigraziare di cuore Andrea Camilleri per il buonumore sottile e pungente, per l'arguzia, per il godimento della vita, per la descrizione indiretta della realtà siciliana nelle sue pieghe più sottili e profonde e per vermi finalmente suggerito un soprannome per il mio compagnononmaritodico: PIZZOPITURRO

sabato 17 maggio 2008

LA GATTA


La gatta ed io siamo amiche dall'unversità.

Quando ero una signorina rigida e disciplinata che correva con un bel paio di paraocchi all'ultima moda verso la meta che secondo lei era la laurea. Non correvo....mi scapicollavo...fiatone falcata affannata sempre...brontolio continuo e stress incessante che se facevo due esami pensavo che ne avrei potuti fare tre e se ne facevo tre pensavo che avrei potuto prendere voti più alti fino a quando non ho raggiunto il top: tre esami in una sessione, tutti con il massimo dei voti e non ero contenta!!!! Seduta sull'autobus che mi portava a casa pensavo che qualche rotella del cervellino si doveva essere inceppata.

La signorina pensava che gli studenti universitari si dividessero in due grandi categorie: quelli che volevano studiare davvero e quelli convinti che l'università fosse una piacevole parentesi per vivere in un'altra città e divertirsi. Spesso questi ultimi erano figli di papà. La signorina non coglieva sfumature o gruppi intermedi.

La signorina l'estate studiava per settembre, la sera usciva poco, anche perchè spesso crollava alle 21 per la giornata passata in aule in cui pensava che parlassero una lingua strana perchè lei, che a scuola era sempre andata bene non capiva nulla. Zero, vuoto pneumatico.E si sarebbe strappata tutti i capelli per la disperazione.

La signorina aveva un fidanzatino, vittima della sua ferrea disciplina ed una storia tranquilla ed abitudinaria.

La gatta no. Aveva capito già molte cose. Sapeva prendere le persone dal verso giusto e sapeva che spesso più che sapere è importante far credere di sapere. Prendeva le cose con più calma, più charme. La vita privata della gatta era disordinata e pasticciona, sempre a cazzeggiare feste, divertimenti e cavalieri vari. La signorina guardava con disappunto, scuotendo la testa e dispensando consigli e borbotii non richiesti. Ad un certo punto si erano anche mandate a quel paese.

Poi la signorina era scoppiata...all'aria il fidanzatino, gli esami, i doveri ed era cominciata per lei il periodo del disordine e dei pasticci, del cazzeggio e delle feste, dei divertimenti e dei cavalieri vari. Allora aveva deciso di andare dalla gatta a chiederle scusa. Insomma non aveva capito. Forse era ora di togliere i paraocchi.

E l'aveva trovata trasformata: capelli ed unghie lunghe, tacchi alti, dimagrita, bella e molto femminile. Sempre sorridente, mai in difficoltà, capeli puliti e lucidi. smagliante.

Da allora la signorina veva deciso di prendere esempio. Finita l'adolescenza e l'età della studentessa stropicciata a tutti i costi. L'abito non fa il monaco, ma lo fa riconoscere!! Lotte con i tacchi, capelli, mani. la ringrazio ancora per gli insegnamenti da signorina.

Da allora nuovo corso tranquillo: la gatta sa che non può essere solo forma e la signorina sa che non può essere solo sostanza.


Ci vediamo pochi giorni fa...al ritorno da un cantiere fuori roma...lei a posto come sempre. giacchetta, pantaloni attillati, scarpa con il tacco orecchinianelliunghiecapelliallisciati ..io tuta da ginnastia struccata con un filo di occhiaie, capelli arruffati e brufolo sul mento senza possibilità di appellarmi all'acne giovanile!!! sgrunt! ma ecco che mi giro, la guardo e vedo.....un ciuffetto di capelli bianchi!!!!! allora anche le femme fatale soffrono un pò degli effetti della fatica e del tempo e dello stresssss ; )!!!!!