lunedì 30 giugno 2008

coccodrillo

Non so se lo voglio più. Non so se il giocattolo è rotto.
Altro che giocattolo…non diciamo stronzate...mai considerate così queste parentesi di concentrato di vita, di emozioni, di pelle e odori e occhi. Quando ti tuffi negli occhi di una persona e c’è una sintonia particolare, un’energia che batte…tutto ricomincia a muoversi più velocemente. Come adrenalina, come pedali di una bici impazzita, come una girandola colorata al sole e al vento.
Giorni passati di messaggi e dialoghi scemi e di musica e risate. Di farfalle nella pancia e di batticuori. Ma non l’animo, il cuore..attenzione non è la stessa cosa.
In questo caldo che ti scioglie la volontà, la serietà ed i pensieri e ti rammollisce e con il sudore se ne vanno anche i buoni propositi (i miei credo siano un po’ strampalati) . Avevo lasciato andare le cose abbandonandomi al piacere di un adesso, senza pensare al dopo. Lo faccio spesso. Lo faccio solo per me.
Lui caramello e miele, retrogusto un po’ amaro, pericolo di appiccicarsi, e pericolo di scottarsi o di avere l’indigestione. Spericolato e pericoloso. Basta tenere la distanza. Si impara con il tempo. E con le mazzate. Ma poi la posta in gioco si alza.
In questi momenti sono un caterpillar…passo sopra a qualsiasi cosa in nome del più puro egoismo e corro verso quello che voglio e penso in fondo al mio animo che non voglio rinunciare perché la vita è breve e nessuno mi ridarà questi attimi di felicità. E di pura vita.
E poi lui, il mestierante un po’ goffo, un po’ distratto ed un po’ menefreghista si fa scoprire. E lei mi chiama.
La ragazzina. Con un passato da grande ed una vocina sottile.
E mi cerca. Vuole chiarimenti. Li vuole da me non da lui. Perché forse lui fa muro. E mi chiede per favore. E non posso rispondere.
E si spacca qualcosa, e le vene non tengono ed il cuore si nasconde per il dispiacere e le vorrei dire milioni di cose, proprio io sì, vorrei. Io che le ho tolto la tranquillità. Ed ho preso in prestito per un istante gli occhi di un uomo che non era già suo..perchè ognuno è solo di se stesso, ma lei non può capire e nemmeno io quando sono dall’altra parte. Perché me lo hanno insegnato così. Ma dentro so che me lo hanno insegnato male. E che l’amore non è possesso e non è esclusiva. Perché l’amore è un progetto fatto di mattoni faticosi messi tutti i giorni e una manciata di tempo rubato non fa la differenza.
Ma non posso dirglielo. Io proprio io.

domenica 29 giugno 2008

rospo sputato

ommioddio..oggi ci è toccato! Dopo matrimoni vari, fidanzamenti, inaugurazione di casa di amici, oggi il Battesimo. Trovo allucinante una religione che appioppi un peccato originale a bambini appena nati...una tassa da pagare appena ti affacci qui!
Ma il destino è buffo e dispettoso ed ha deciso di farmi arrivare nel momento che trovo più antipatico.."rinunciate a satana?"
Atea, anticlericale, contro ogni forma di pregiudizio e di regola priva di motivazione, forse per "colpa" di mia madre che mi ha sempre detto che ogni regola c'è per un motivo preciso...già mal sopporto le forme ipocrite di alcune funzioni religiose, ma il battesimo...stavo stretta in chiesa, in mezzo a persone che ripetevano a memoria parole di cui non ascoltavano nemmeno il significato, e mi facevano pena quei poveri bimbi incartati in vestitini modello confetto..e così ho deciso che basta...è giunta l'ora di non assecondare più il comune volere di partecipazione alle cerimonie e di sottrarmi coerentemente..
AHHHHH ora mi sento più leggera! E che ce voleva?!

mercoledì 25 giugno 2008

TEMPESTA IN UN BICCHIER D'ACQUA


non volevo travolgerlo...è solo che in un attimo è piombato su una ferita aperta. Una banlità una stupidaggine, ma forse in fondo non la vivo così. Ha messo il ditone nella piaghetta e l'ha girato ben bene. Così gli è esplosa la bomba in viso. Sono convinti in molti come lui che la nostra "categoria" di lavoro sia piena di soldi e magari alcuni lo sono e magari quando sarò più grande-vecchia lo sarò anche io. Ma ora a fronte di 10 ore di lavoro in media al giorno e di un sacco di corse qua e là..lo stipendio è misero davvero..e loro convinti che siamo privilegiati ci strattonano e pretendono. Oggi convinto che io avessi una vita da nababba non credeva che è lui (idraulico, fabbro, muratore, impiantista) il vero "privilegiato". Con la mia stessa fatica per carità, ma non credono che una laurea ora non faccia più la differenza. Una questione di soldi sicuramente, ma per me in quel momento è stato altro. E' stato ricordarmi che i miei sacrifici dei vent'anni da questo punto di vista non mi regalano nulla. Una vita materialmente incerta e zoppicante. La difficoltà di pensare ad un figlio, ad un futuro. Mi regalano un motorino scassato e meno male che c'è! E sono tra le fortunate che fa un alvoro che la appassiona. Mi ha chiesto...ma come ti vai a bruciare gli occhi per questa cifra davvero? Io non ci credo. Non posso crederci. E' impossibile.
Io lo so che magari è una scemenza....ma le braccia mi sono rotolate via e dho cercato subito i motivi nel fondo del mio amore per questo lavoro, ma in quell'istante, di fronte ad un mio coetaneo che viene da lontano e che qui ha trovato prima e meglio di me la sua strada....il fondo era troppo lontano....
pazienza...sorridiamo

sabato 21 giugno 2008

vorrei dire....

VORREI PARLARE DELLA PASSIONE E DELLA MERAVIGLIA,
delle etichette che vogliamo appiccicare maniacalmente su tutto e sui sentimenti (milioni di sfumature che scopro ogni giorno) come su barattoli di ingredienti in cucina.
Vorrei dire delle persone “buone”, anzi sedicenti buone che sono solo presuntuose incoscienti e spesso bigotte. Che sono quelle che nella mia vita mi hanno fatto e continuano a farmi più male, ferocemente male.
E vorrei dire di quelle invece che si conoscono, che sanno di loro e dei loro limiti e delle debolezze. Di quelle che sanno che l’animo umano è fragile, a volte egoista, invidioso, rabbioso, incontrollabile, meschino. Ecco io le amo le persone che mi dicono di esser anche quello…perché so che non avrò sorprese, so che si conoscono a fondo e sapranno quando si avvicineranno al limite, e forse si fermeranno.
Vorrei dire della pienezza che provo talvolta, facendo cose dedicate solo solamente a me, ricavando parentesi prepotenti nello scorrere della vita. Secondo regole che io ho stabilito per me stessa e non imposta chissà da chi e perché.
Parentesi di puro egoismo e di semplice autodedizione. Momenti in cui va tutto esattamente come voglio, in cui si realizzano piccoli desideri e gioie, in barba ai luoghi comuni, alle regole, al “si fa, non si fa”. Momenti che non vorrei mai perdere per non dire tra 20 anni che ho lasciato andare pezzi di vita e che sono stata una pianta.
Vorrei parlare della scoperta delle persone che rappresenta un viaggio meraviglioso e continuo. Vorrei dire della meraviglia intensa che provo ogni volta che incontro persone tanto diverse da me, una cultura nuova che mi offre pensieri diversi. E mi sembra di nascere di nuovo, di aprire gli occhi per la prima volta, mi sembra che mi abbiamo regalato nuova testa e nuovo mondo. Da esplorare e di cui stupirmi. Allora scopro nuove reazioni, nuove voci e modi di dire, nuove cose che fanno piacere o che non vanno dette perché fanno male. E scopro nuovi sorrisi e mani.
E vorrei dire della libertà che proverei sentendomi accettata per tutto quello che sono senza dover omettere parti di volta in volta diverse (anche piccoli dettagli) per il timore di non essere compresa, vorrei stare bene fuori così come sto bene dentro.

mercoledì 18 giugno 2008

ATTIMIDIGIOIA


Fusis, rotola, di gomma rimbalza, saltella e canta, respira parla e ride fortefortissimo, il cuore che rotola nel prato. Capelli al vento, nel sole. Ciambella palla, gioco. Adrenalina e ricordi dolci di anni fa. Di come era. Di come è bello crescere e conquistare cose e di come alcune vecchie vadano conservate e DIFESE.
Mi guardo e rimiro, mi gongolo e mi cullo e penso e corro.
Caldo e capricci finti e poi risate e dispetti. Va lontano, la mente corre dove vuole forte.

questa urgenza di vivere e furia di sentire…so di esistere..”

lunedì 16 giugno 2008

FORZA!!!!!

Il cerchio si chiude..pian piano. Tutto coincide..quello che ho cominciato al mio arrivo allo studio è in fase di chiusura e la mia misura è colma.
Ho la presunzione di capire sempre al primo colpo le persone. Mi basta un attimo, delle parole, gli occhi, la voce e la sua modulazione e la mia pelle mi dice se è simpatia o no, se mi posso fidare o stare sul chi va là. Spesso mi sforzo di cambiare idea, di tirare giù i pregiudizi e dopo molte peripezie e molti giri…sono di nuovo alle conclusioni iniziali.
Lo studio è un “raccoglitore” di umanità. Un microcosmo, una piccola famiglia. E quindi è tutto più difficile. E’ come tagliare il cordone ombelicale.
Ma questa volta è troppo. Stanca della sua presunzione e del suo svalutare sempre tutti per forza, i suoi più fidati collaboratori. Stanca di valori che non mi appartengono. Solo denaro, potere e apparenza.
E poi amici o finti tali…A…non c’è peggior cattivo di chi si finge buono e non è un assassino solo chi uccide, ma anche chi omette il soccorso. Lui naviga sempre sopra a tutti, sopra a tutto.
Oggi, l’ennesimo scontro e quasi mi uscivano le lacrime per la rabbia e per la tristezza e l’amaro in bocca che non andava più via..il rospo era troppo grande.
Lo stomaco che si contorce e i peli che diventano bianchi..e poi apro gli occhi e….ma ne vale la pena? Ma chi me li ridarà questi momenti di felicità?!
Sento la serata tiepida, l’odore delle piante, l’aria delicata in faccia…non c’è nulla per essere infelici.
Basta un balzo, un tuffo. Nel vuoto fa paura. Ma forse si può e si deve per amore verso noi stessi. Perché chi lo ha detto che bisogna per forza seguire la ruota dei criceti? Chi lo ha detto che non possiamo scendere?
Un sorriso lieve torna e la fiducia che la strada diventerà migliore

giovedì 12 giugno 2008

cuoremente

Avverto distintamente la tua ostilità…per la prima volta non mi interessa. Costretta a stare qui per motivi che non attengono alla gioia, né al cammino personale, ma alla pura sopravvivenza.
Fuori è ancora marzo..il tempo è fermo ed io corro. Veloce verso nuove vite e nuove strade e stanze che mi vedranno più felice. Di questo ho fiducia.
Eppure io oggi mollerei tutto e andrei a passeggio o a casa cullata dalla musica ad ascoltare emozioni, a guardare bene dentro le mie emozioni e presentimenti perché non si può decidere sempre tutto con la testa….

lunedì 9 giugno 2008

il tempo lo dirà! Il tempo e la volontà


“Allora devi cambiare lavoro!”
Non è il primo che mi dice così. Un’altra persona è stata in parte smentita. Il tempo è gentiluomo e dirà chi ha ragione. Un sommesso, ma deciso VEDREMO…l’ho masticato tra i denti uscendo dalla stanza del capo.
All’inizio le parole sono scivolate, ma subito mi sono sentita investita da un ceffone in piena faccia.
“Non devi cedere, la cosa non deve toccarti, non puoi essere sempre così vulnerabile e così debole dentro. Le cose che ti dicono non possono sconquassarti sempre. Valuta la loro importanza, pesale e decidi se ne vale la pena.”
Per un attimo la tentazione è stata quella di lasciare andare l’acqua salata, di farla scorrere. Ma poi, come sempre, denti stretti e pugni chiusi. E così si va avanti. Con la mia pancia che si gonfia per il nervoso e che reagisce per tutte le volte e con tutta la violenza che dovrei avere io.
Vorrei tornare sull’argomento, tornare di là e dire le mie ragioni. Invece rimarrò qui a fare finta che tutto sia scivolato via veloce sopra la corazza che non ho e che fingo di avere.
Pensando se sia meglio andare via senza voltare le spalle e provare la mia strada o continua e sprecare vita e felicità…ma con una sicurezza economica in più….

venerdì 6 giugno 2008

CATTIVE RAGAZZE

ANATOMIA DI UN’ ATTRAZIONE FATALE ( e non sto parlando di amore):

GLI OCCHI: Possibilmente scuri affinchè la passione sia bruciante ma soprattutto senza momentanea possibilità di recupero. (Devi pensare di non poter tornare più da quel gorgo.) Meglio se con uno sguardo bruciante con un pizzico di malizia, uno di arguzia e vivacità. Di quelli che quando ti fissano ti pungono e arrivano fino in fondo in fondo…

LE MANI: Grandi quanto basta, non troppo esili, non tozze, mai troppo lisce. Meglio se nodose. Guardandole deve venire voglia istantanea che si spostino da dove sono ai propri fianchi…insomma per la serie “mettimi le mani addosso!!” Ce ne sono tuttavia di due tipi: le mani da “manovale-operaio” (che per queste cose sono le migliori) oppure quelle da intellettuale intelligente un po’ sofferente…
I movimenti devono essere veloci e decisi.. niente piroette e rotazioni eccessive dei polsi modello ballerina.

LA BOCCA: E qui tocchiamo un tasto delicato…deve essere carnosa quel tanto che basta a non farla sembrare femminile. Spesso aperta in un sorriso, con denti bianchissimi e regolari. Socchiusa quando il soggetto in questione ascolta le nostre soavi parole…magari con la lingua che fa capolino..non si sa bene perché.
Il colore…le labbra non hanno tutte lo stesso colore e non è un dettaglio da poco. Io preferisco le labbra un po’ olivastre che contrastano con il colore delle gengive rosa. Insomma tutto quello che è latinoamericano, africano, mulatto, mischiato etc…
Vale il discorso delle mani..spostale da dove sono alle mie. Il tutto viene accompagnato da sguardi e interminabili minuti in cui smetti di guardare l’individuo in questione negli occhi e decidi di leggere unicamente il labiale perdendo ovviamente il filo del discorso e rimanendo con l’aria da ebete.

LE SPALLE E LE BRACCIA: Larghe, muscolose, potenti. Servono per poggiarsi, per piangere (ma non in questo caso), per soddisfare il nostro senso estetico ed animale in momenti particolari…quando facendo piegamenti di varia natura escono fuori muscoli, sudore e testosterone!!

IL TORACE: Anche questo deve essere “ben calibrato”. Tartaruga o panzetta a parte…è la circonferenza del torace che fa la differenza perché un ometto con il microtorace mi dà l’impressione di abbracciare mia sorella!!! Insomma è un po’ come alla visita per il militare…torace piccolo riformato ; )!!!

CAPELLI: intanto ci devono essere. Anche rasati a zero purchè se ne intraveda la presenza. Lisci o crespi poco importa. Meglio neri. Meglio corti. Meglio lucidi.

ALTEZZA: Sia perché sono petite, sia perché preferisco in genere uomini “compatti”, preferisco che non sia tropo elevata…per capirci le proporzioni devono essere meno Prassitele e più Policleto!!

Considerati optionals…ma graditi

SEDERE: stretto leggermente tondo e rigorosamente sodo. Certo se sopra ci sono minuscole fossette……non è male
SOLCHI: Alcuni uomini hanno, al di sotto delle anche, dei solchi che arrivano al bacino. Li ho scoperti studiando storia dell’arte, nelle statue dell’antica Grecia, copiate poi da Bernini, Canova etc. Ma li avevo visti solo in foto!!!!....poi no…anche no…
Ecco quei solchi secondo me sono molto invitanti..

In presenza di tutti questi elementi la razionalità ed il famigerato romanticismo femminile….svaniscono lasciando spazio a feromoni di mezzo chilo ciascuno. Non più in grado di intendere e di volere o quantomeno di ragionare lucidamente… annaspo fingendo noncuranza e autocontrollo….
Sarà la primavera!

giovedì 5 giugno 2008

ALTALENA


Un’altalena. Senza posa e va veloce. Alta altissima, vicino al cielo blu, cuore in gola e poi…….giùùùù con lo stomaco sottosopra che quasi vuoi scendere. Così mi sento. Un attimo l’entusiasmo mi porta in aria, ma un attimo dopo la voglia di fuggire e mollare tutto e lo stomaco sconvolto che aspetta la nausea. Quasi sempre è arrivata. Altre volte è bastato un gesto fori posto o un dettaglio, un paio di calzini piuttosto che un tono della voce o un gesto minimo o la modifica dell’immagine che avevo in mente, delle aspettative (perchè sempre ci facciamo delle immagini delle persone che abbiamo di fronte e man mano che le scopriamo la modifichiamo e le persone diventano meno affascinanti, meno interessanti. Perché il fascino è quello di partecipare della vita interessante che pensiamo abbiano le persone, ma quando scopriamo che non è così, che è una vita comune….il soufflè si sgonfia) e tutto è svanito. Un attimo prima sì e quello dopo no. Un attimo voglio aprire la porta e gettarmi verso la novità e un attimo dopo, ma subito dopo…voglio voltare le spalle e tornare al torpore.
Altalena o poltrona?

SALSA

E’ una forza e un’energia che ti batte dentro e che amplifica e rafforza la tua. Ti muove gambe e braccia e ti illumina gli occhi.

lunedì 2 giugno 2008

ODIO I DESIDERI DEBOLI...





Non hai mai sentito dire che la bellezze delle cose ama
nascondersi ed è forte quello che ho dentro, distante dalla mediocrità

ho rischiato di perdere tuttoper non subire
non hai
mai sentito dire

che la bellezza delle cose ama sorprenderti ed è forte quello
che ho dentro distante dalla mediocrità ho bendato i miei occhi da tempo per non
vederla
ed avrei voluto trovarmi tra le tue parole più belle

raccogliere un brivido dai tuoi sguardi ed avrei voluto
trovarmi tra le tue risposte distratte
abbiamo vagato a lungo in quei
discorsi preziosi e contorti senza concludere ma è forte quello che ho dentro
distante dalla mediocrità ho inseguito il rumore assordante per non sentirla
ed avrei voluto trovarmi tra le tue parole più belle raccogliere un brivido
dai tuoi sguardi ed avrei voluto trovarmi tra le tuerisposte distratte
non
hai mai sentito dire chela bellezza delle cose ama nascondersi ...



2 GIUGNO






Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere



di gente infame, che non sa cos'è il pudore,



si credono potenti e gli va bene quello che fanno;e tutto gli appartiene.



Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!



Questo paese è devastato dal dolore...



ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore?



Non cambierà, non cambieràno cambierà, forse cambierà.



Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?



Nel fango affonda lo stivale dei maiali.



Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale.



Non cambierà, non cambierà sì che cambierà, vedrai che cambierà.



Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori,



che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...



La primavera intanto tarda ad arrivare.