domenica 30 maggio 2010

roma roma roma...


sono vissuta per i primi 18 anni in una cittadina di provincia bella e fredda. Dopo il liceo fuga per roma, all'università. Oggi ne ho 35 e sono ancora qui. Ma sì...caotica confusa e spesso nervosa. Ultimamente un pò cattiva e sporca più del solito. Ma roma è come un amante..ne vedi i difetti ma hai sempre l'impressione che siano meno dei grandi pregi. Insomma, ti respinge, ti fa arrabbiare e il traffico e la vita frenetica e la cattiveria e le cose, mille, che non funzionano. Però basta un tramonto dietro il colosseo o un cielo azzurroazzurro di quelli con la luce strana che illumina il travertino dei momumenti...e le sbavi dietro. E non vorresti essere da nessuna altra parte.
Io per i primi 18 anni mi sentivo sempre un pò estranea. A tutto ed un pò a tutti. Regole precise a cui conformarsi, poche sfumature e poche categorie e la mia non c'era. Nè quella delle mia famiglia. Genitori separati, una madre appassionata di psicologia e yoga, un padre con mille passioni sportive tranne il calcio...da adolescenti sembra che tutte le differenze ti taglino fuori.
IO nonostante tutti incasini e i difetti vorrei ringraziarla questa città con i romani anche, perchè qui mi sento a casa anche quando sono in piazza.

PARIOLINI E PRATAIOLI

Pariolini: esemplare umano di taglia media che popola le zone esclusive della città: i Parioli (da cui prende il nome), zona Trieste, collina Fleming, Cortina D’Ampezzo, e limitrofe. Vestito di tutto punto (e marche), macchinato, motorinato. Se adolescente frequenta rigorosamente scuole private, vaga per aperitivi a ponte milvio e ristoranti di gran moda. Se adolescente donna è bionda e piastrata, in perenne tiro…stiratapettinatatruccatataccatissima che io mi chiedo ma come ce la fanno..sarà l’età che comincia a far vedere i primi cedimenti???? Donne e uomini di mezza età sono spesso frequentatori di cliniche estetiche.
Il pariolo quarantenne, detto anche PARIOLO STANCO… famiglia bene, un professionista affermato o spesso alla guida della società di famiglia o alla guida della dissipazione del patrimonio familiare accumulato dagli avi. Vuole far vedere il suo status sociale, ma anche no. Vuole andare in locali a la page..ma finge di no. E’ in genere belloccio, palestrato, sposato, dotato di macchina finta alternativa o di moto vintage. Vorrebbe essere alternativo e fuggire dal mondo patinato a cui è abituato, ma alla prima difficoltà la sua ribellione implode per tornare veloce tra i cuscini di mammà.
I PRATAIOLI: mai esaminati e mai sotto la lente di in gradimento, ma i prataioli hanno un altro aspetto ed un altro modus vivendi: esemplare umano di taglia medio-grande si aggira, come dice il nome stesso, per il quartiere Prati, dove lavora e vive. Professionisti affermati e trafelati sono palestrati ed abbronzati, spesso single di secondo pelo con una convivenza o un matrimonio alle spalle. Più colti e nevrotici dei cugini parioli, manifestano la loro disponibilità economica in maniera funzionale. Soldi ostentati sì, ma per abiti, borse, automobili pratici. Smart, borse piquadro….
Prima generazione benestante, talvolta di origine comunista, si gode la comodità assumendo un tocco snob. Le donne spesso vanno in palestra e anche ad età avanzate sono in forma. Il pilates è di gran moda

In tutta questa osservazione ho solo una cosa seria da dire … i figli sono un lusso. Non ho mai visto tante famiglie numerose come in questi due quartieri danarosi..ma non dovrebbe essere il contrario? Non erano i poveretti a far tanti figli?!?!