mercoledì 17 febbraio 2010

vita....

La vita corre e si trasforma ed io come accade spesso in questo periodo, non le sto dietro.
Come quando divento grande e decisa sul lavoro e mi accorgo che sto smettendo di fare la gavetta e comincio a risolvere problemi veri ed un po’ ingarbugliati.
Come quando a guardarmi non sono più i ragazzi, ma comincio a vedere sguardi diversi negli uomini. E mi stupisco. Mi guardi anche tu, e ogni tanto una battuta scherzosa e pungente. Tu che all’inizio mi prendevi per una ragazzina appena uscita di scuola e non credevi nella mia forza. E facevi l’uomo spigoloso. Come i lineamenti del tuo volto. Ora invece mi tratti come una tua pari. Uomo e donna. Non maliziosi, ma di fronte.
Come quando mi sento tranquilla di fronte a situazioni di forte tensione in cui molte delle persone che mi stanno attorno perdono la testa.
Come quando pranzo con un lui speciale e passato e mi chiedo se la vicinanza ci faccia bene. Mi faccia bene. E però invece di gettarmi nelle discese a capofitto con una bici senza freni, decido di mettere distanze e tempo.
Come quando vedo capelli bianchi ed invece di essere dispiaciuta quasi mi compiaccio.. perché sì va bene dimostrare di meno, ma ora basta di fare l’adolescente. Ora vorrei prendere e fare la donna.
Come quando so che la morale e l’etica ed i valori non sono fatti solo di manifestazioni di piazza e di grandi enunciati lontani, ma di piccoli e grandi fatti della nostra vita. Sempre. Ed è difficile a volte camminare senza inciampare, ma quando tradisci i tuoi ideali il cuore sta male e si stringe forte.
Come quando mi innamoro… di un lavoro, delle persone che ci sono intorno, della luce che c’è, del tragitto per arrivarci, dell’allegria di chi ci lavora, dei riflessi dei materiali, delle stagioni che lo cambiano, dei muri che si ribellano e il progetto non vuole uscire, ma proprio non vuole. Sono lì amorevole,ma niente. Come un figlio ribelle e difficile che però non ami di meno, anzi se possibile lo ami di più. Poi, quando meno te lo aspetti fa capolino. In un fascio di luce, in un muro nuovo. Allora lo spazio ti guida e ti dice che avevi ragione, che hai fatto tutta una fatica, ma avevi ragione. Lì sotto, in un magazzino buio, in un appartamento squallido c’erano spazi nuovi che dovevi solo scoprire. Guardare con altri occhi e non si è mai troppo ottimisti.
Ognuno di questi lavori poi ha un’anima ed una storia. Di U. che abitava in una casa senza finestre dove in inverno dovevano accendere i cartoni per scaldarsi e la mattina andava a scuola con gli altri ragazzi pulito e pettinato e subiva anche il pregiudizio delle persone perché è romeno. La sua rabbia la trattiene negli occhi. E la storia di un professionista affermato che è stato tagliato fuori dal giro perché ha denunciato i movimenti scorretti della “cupola” che c’era in città ed ora, vicino alla pensione, è stanco e deluso. E la storia di G. che mi riempie sempre di affetto e gratitudine per la casa rinnovata che è davvero come la voleva e anche se il marito sta male, non dimentica mai una parola gentile ed una premura per me. Mi emoziono mi innamoro e mi riempio. Di un calore potente, di una forza prima sconosciuta.
Qualcosa sta cambiando profondamente … come una seconda nascita, una trasformazione radicale, è il salto che alcuni fanno nella vita… ma io sono stata sempre una fifona.. anche per le cose belle !