lunedì 28 giugno 2010

dedizione

e in questo momento intenso, in cui si realizza il mio primo progetto importante..non esserci. O meglio..esserci solo per questo. Non essere amante, non essere più amica nè amante, non essere figlia, (con sgomento arrabbiato di mia madre)e nemmeno quasi fusis. Essere solo il progetto e tutto quello che gli ruota strettamente intorno. Dormire per quello, svegliarsi con la sua idea, senza mai tregua nè riposo. E non riuscire a dedicarsi ad altri o ad altro. Nemmeno lo spazio per uno spillo.
E non capire più il confine tra passione viscerale e concentrazione maniacale...

domenica 27 giugno 2010

SCIOPERO? ROBA DA RICCHI

Banalizziamo, ma diciamo la verità di ora. Svegliamoci dagli schemi e da quello che ci hanno insegnato anche con fatica negli anni. Riconosciamo il tyempo che è corso via stravolgendo ogni cosa.
giovedì 25 giugno: sciopero generale proclamato dai sindacati con relativa manifestazione in piazza.
Da anni, da quando lavoro, e questo è paradossale, non partecipo più a manifestazioni erelativi scipoperi. Lo sciopero si utilizzava prima, quando la forza lavoro era fondamentale, le macchine dell'industria non realizzavano tutta la produzione ed aveva un senso bloccare l'economia ed il guadagno. Aveva senso poi quando c'erano i primi contratti di lavoro regoleri per stabilire regole e paletti che salvaguardassero i lavoratori.
Ora: nessuno ha un contratto, quasi tutte le persone della mia età hanno contratti di collaborazione o a progetto. Molti laureati meritocrazia zero..siamo troppi ed indistinti. Quando ci assentiamo dal lavoro nessuno fa una piega. Anzi. Qualche capo è pure contento e segna una somma a caso da detrarre dal nuovo stipendio.
Noi professionisti invece stretti dal cappio partita IVA, senza malattia nè ferie nè tredicesima, speriamo solo di stare sempre bene e guardiamo il sole come se ci dovese essere sempre. Sguardo fisso verso il sogno che inseguiamo. Non c'è tempo nè spazio per vacanze, per manifestazioni, per scioperi. Per dire cosa a chi poi? Il paradosso è che ora queste manifestazioni e scioperi li fanno si pochissimi privilegiati con il contratto a tempo indeterminato...

Giovedì 25 ero in cantiere come sempre . Tutti gli operai presenti. Anche loro lontani dallo sciopero...gli tolgono la giornata e nessuno di loro se lo può permettere. Così i lavoratori del discount, le signore delle pulizie, le commesse, gli autisti degli autobus che ormai nemmeno loro lo fanno più lo sciopero.... Accaldata e molto preoccupata per il ritardo dovuto ad una città presa in ostaggio da un corteo fatto passare nei soliti posti alla solita ora con nessuno che ci presta più attenzione. Un corteo fatto di palloncini e striscioni..più simile ad una festa, ad una gita che ad una protesta. Mi chiedo...serve a qualcosa?Non è forse meglio protestare DAVVERO? Fare piuttosto che continuare a chiacchierare? Sospendere il consumo di benzina per x giorni, i consumi futili per x giorni, il pagamento delle tasse tutti? delle bollette? Insomma servono ancora queste passeggiate festose e d incanalate o è ora di protestare davvero?
non ci facciamo prendere in giro

giovedì 17 giugno 2010

SILENZIO

In palestra. Fine di una giornata pesante. Troppe parole, scontri, troppa fretta e nessun tempo per i pensieri lievi. Il corpo ha bisogno di essere sgranchito. Tapis roulant con le cuffie. Musica che mi carica. Il resto canticchio e mi perdo nei pensieri. Arrivo alla fine dell’allenamento nel bagno turco e mi faccio cullare dal vapore, dal buio e dall’assenza di movimenti e suoni. E invece no…. Signore che parlano, mani che sfregano, guanti di crine, creme con troppi odori. Risate e discorsi che mi strappano via dalla bolla e mi riportano con violenza al mondo esterno. L’incantesimo è rotto. Fuggo..ma anche nello spogliatoio non riesco a trovare pace.
In questi momenti mi rendo davvero conto di quanto io abbia bisogno di silenzio e solitudine.

martedì 8 giugno 2010

Cohiba-Daniele Silvestri



VENCEREMOS ADELANTE O VICTORIA O MUERTE..............oggi va così

SEMPRECONTROTEMPO


mentre i miei coetanei facevano bisboccia studiavo come una forsennata. 20 anni e dimostrarne 60.
mentre loro si sistemavano (laurea, fidanzato ufficiale) io svolazzavo per nutrire la mia creatività e lasciavo il mio fidanzato storico in allarme da soffocamento e l'urgenza di uscire dagli schemi.
mentre gli altri tiravano il fiato con lo studio io tagliavo il traguardo laurea lavoro e convivenza insieme.
mentre si sposavano e aspettavano figli, lasciavo convivenza e lavoro stabile, stanca di falsi rapporti e sfruttamenti lavorativi.
...possibile che io sia sempre controtempo?