venerdì 8 aprile 2011

...

Ti guardo ancora e poi ancora e di nuovo. Ma ancora non capisco. Non capisco se sei tu. O se sono io. Non capisco se comandi o incassi. Non capisco come mi guardi. Perdi pezzi e non sai analizzare le situazioni. Un filo. C'è bisogno di un filo. Altrimenti sono pensieri sparsi che si ammucchiano come una montagna di panni stropicciati.
Immagino tu lo faccia anche con noi. Non so.
Quanto reggerò, quanto guarderò. Quanto aspetterò.
Se riprendo coscienza di chi sono, non so chi sei tu.