giovedì 30 dicembre 2010

corrooooooo!

va tutto così in fretta che non ho tempo di capire, di masticare, di gustare. Troppe cose questi giorni, troppi pensieri che oscurano anche la luce delle cose belle. E tantissime emozioni..di nuovo 15 anni, con lo stomaco che va per i fatti suoi e il cuore che capriola.
Con l'energia di stè che fa sembrare ancora più brutta la mia delusione sul lavoro.
E non sapere cosa volere e cosa sperare (perchè mi esplode il sangue :)!)
se azzerare tutto e fare finta di niente
se vivere e vedere cos succede dopo
se spingere le cose verso la direzione che vogliamo davvero, ma è un pò terrorizzante
E non sapere e aspettare e fare passi piccolipiccoli. E non dormire e mangiare pocopoco

martedì 21 dicembre 2010

AVANTI!

altra nettissima sterzata. Così , ogni tanto prendo e cambio vita. Mica cose dell'altro mondo, ma faccio il punto, faccio i conti. Non tornano. Cambiare.
No si può stare una persona solo perchè si ha bisogno che qulacuno si prenda cura di noi. Solo perchè si ha bisogno di un punto di riferimento, solo perchè tutto il resto continua a roteare senza sosta e senza offrirci un punto di appoggio. Solo perchè "è la cosa meno peggio". Solo perchè la mente dice che è una persona buona e cara, ma la pancia non parla proprio. sta ferma.
Allora si parte per un viaggio di gruppo in un posto caldo e pensoso e riordinando i pensieri si trova una cosa preziosissima e si decide di attingere a tutte le forze che abbiamo per fare il salto, per mettersi in gioco ancora e sul serio.
E allora si va avanti con il vento forte in faccia

lunedì 15 novembre 2010

la vita l'è bella

cambio di pelle, cambio di ritmo. Mi ritrovo e i miei 35 anni li trovo meravigliosi. Il cammino è bello, intenso, dificile, sorprendente.

martedì 14 settembre 2010

E LE ALTRE 99999?

Insomma mi chiedo che fine faranno tutte le altre Sakineh che ci sono nel mondo. Quelle meno fortunate, quelle che non sono riuscite a far conoscere la loro storia, quelle più brutte o più isolate, ma non per questo più cattive o meno innocenti. E mi chiedo ancora se sia giusto non aiutarle tutte. Se sia giusto salvare una per tutte e mettersi a posto la coscienza. E sentirsi generosi e impegnati. E non colpevoli per le altre. Perché se decidiamo di combattere una causa singola piuttosto che una battaglia contro la pena di morte in generale, contro la condizione della donna. Se decidiamo di dare un volto all’indignazione piuttosto che farne una questione di principio…non so ..a me sembra una ingiustizia ancora più feroce contro chi non ha avuto la fortuna di poter essere salvata. Contro chi non era al posto giusto al momento giusto.

mercoledì 28 luglio 2010

pensieri sparsi

ciao come stai?...è che a volte è difficile parlarsi e capirsi. Che ne so, bastano emozioni contrastanti e patatrac! collisione. Così in mezzo ai vari "amoretesoro" in realtà c'è un tono un pò polemico e tagliente che fa maluccio.
quindi..evito di chiamare e ti mando così il mio buongiorno....così, come voleva essere la buonanotte di ieri, dolce e allegra e di slancio, perchè il film aveva messo in moto alcune delle mie riflessioni, di quelle che cerco di dirti, ma che non sono brava. E mentre lo vedevo e pensavo a te non vedevo l'ora di chiamarti, ma poi mi è sembrato di pestare un rastrello, ma in realtà andavamo solo controtempo.
Insomma BASTA CHE FUNZIONI, che uno riesca a prendere un pò di amore e felicità

lunedì 28 giugno 2010

dedizione

e in questo momento intenso, in cui si realizza il mio primo progetto importante..non esserci. O meglio..esserci solo per questo. Non essere amante, non essere più amica nè amante, non essere figlia, (con sgomento arrabbiato di mia madre)e nemmeno quasi fusis. Essere solo il progetto e tutto quello che gli ruota strettamente intorno. Dormire per quello, svegliarsi con la sua idea, senza mai tregua nè riposo. E non riuscire a dedicarsi ad altri o ad altro. Nemmeno lo spazio per uno spillo.
E non capire più il confine tra passione viscerale e concentrazione maniacale...

domenica 27 giugno 2010

SCIOPERO? ROBA DA RICCHI

Banalizziamo, ma diciamo la verità di ora. Svegliamoci dagli schemi e da quello che ci hanno insegnato anche con fatica negli anni. Riconosciamo il tyempo che è corso via stravolgendo ogni cosa.
giovedì 25 giugno: sciopero generale proclamato dai sindacati con relativa manifestazione in piazza.
Da anni, da quando lavoro, e questo è paradossale, non partecipo più a manifestazioni erelativi scipoperi. Lo sciopero si utilizzava prima, quando la forza lavoro era fondamentale, le macchine dell'industria non realizzavano tutta la produzione ed aveva un senso bloccare l'economia ed il guadagno. Aveva senso poi quando c'erano i primi contratti di lavoro regoleri per stabilire regole e paletti che salvaguardassero i lavoratori.
Ora: nessuno ha un contratto, quasi tutte le persone della mia età hanno contratti di collaborazione o a progetto. Molti laureati meritocrazia zero..siamo troppi ed indistinti. Quando ci assentiamo dal lavoro nessuno fa una piega. Anzi. Qualche capo è pure contento e segna una somma a caso da detrarre dal nuovo stipendio.
Noi professionisti invece stretti dal cappio partita IVA, senza malattia nè ferie nè tredicesima, speriamo solo di stare sempre bene e guardiamo il sole come se ci dovese essere sempre. Sguardo fisso verso il sogno che inseguiamo. Non c'è tempo nè spazio per vacanze, per manifestazioni, per scioperi. Per dire cosa a chi poi? Il paradosso è che ora queste manifestazioni e scioperi li fanno si pochissimi privilegiati con il contratto a tempo indeterminato...

Giovedì 25 ero in cantiere come sempre . Tutti gli operai presenti. Anche loro lontani dallo sciopero...gli tolgono la giornata e nessuno di loro se lo può permettere. Così i lavoratori del discount, le signore delle pulizie, le commesse, gli autisti degli autobus che ormai nemmeno loro lo fanno più lo sciopero.... Accaldata e molto preoccupata per il ritardo dovuto ad una città presa in ostaggio da un corteo fatto passare nei soliti posti alla solita ora con nessuno che ci presta più attenzione. Un corteo fatto di palloncini e striscioni..più simile ad una festa, ad una gita che ad una protesta. Mi chiedo...serve a qualcosa?Non è forse meglio protestare DAVVERO? Fare piuttosto che continuare a chiacchierare? Sospendere il consumo di benzina per x giorni, i consumi futili per x giorni, il pagamento delle tasse tutti? delle bollette? Insomma servono ancora queste passeggiate festose e d incanalate o è ora di protestare davvero?
non ci facciamo prendere in giro

giovedì 17 giugno 2010

SILENZIO

In palestra. Fine di una giornata pesante. Troppe parole, scontri, troppa fretta e nessun tempo per i pensieri lievi. Il corpo ha bisogno di essere sgranchito. Tapis roulant con le cuffie. Musica che mi carica. Il resto canticchio e mi perdo nei pensieri. Arrivo alla fine dell’allenamento nel bagno turco e mi faccio cullare dal vapore, dal buio e dall’assenza di movimenti e suoni. E invece no…. Signore che parlano, mani che sfregano, guanti di crine, creme con troppi odori. Risate e discorsi che mi strappano via dalla bolla e mi riportano con violenza al mondo esterno. L’incantesimo è rotto. Fuggo..ma anche nello spogliatoio non riesco a trovare pace.
In questi momenti mi rendo davvero conto di quanto io abbia bisogno di silenzio e solitudine.

martedì 8 giugno 2010

Cohiba-Daniele Silvestri



VENCEREMOS ADELANTE O VICTORIA O MUERTE..............oggi va così

SEMPRECONTROTEMPO


mentre i miei coetanei facevano bisboccia studiavo come una forsennata. 20 anni e dimostrarne 60.
mentre loro si sistemavano (laurea, fidanzato ufficiale) io svolazzavo per nutrire la mia creatività e lasciavo il mio fidanzato storico in allarme da soffocamento e l'urgenza di uscire dagli schemi.
mentre gli altri tiravano il fiato con lo studio io tagliavo il traguardo laurea lavoro e convivenza insieme.
mentre si sposavano e aspettavano figli, lasciavo convivenza e lavoro stabile, stanca di falsi rapporti e sfruttamenti lavorativi.
...possibile che io sia sempre controtempo?

domenica 30 maggio 2010

roma roma roma...


sono vissuta per i primi 18 anni in una cittadina di provincia bella e fredda. Dopo il liceo fuga per roma, all'università. Oggi ne ho 35 e sono ancora qui. Ma sì...caotica confusa e spesso nervosa. Ultimamente un pò cattiva e sporca più del solito. Ma roma è come un amante..ne vedi i difetti ma hai sempre l'impressione che siano meno dei grandi pregi. Insomma, ti respinge, ti fa arrabbiare e il traffico e la vita frenetica e la cattiveria e le cose, mille, che non funzionano. Però basta un tramonto dietro il colosseo o un cielo azzurroazzurro di quelli con la luce strana che illumina il travertino dei momumenti...e le sbavi dietro. E non vorresti essere da nessuna altra parte.
Io per i primi 18 anni mi sentivo sempre un pò estranea. A tutto ed un pò a tutti. Regole precise a cui conformarsi, poche sfumature e poche categorie e la mia non c'era. Nè quella delle mia famiglia. Genitori separati, una madre appassionata di psicologia e yoga, un padre con mille passioni sportive tranne il calcio...da adolescenti sembra che tutte le differenze ti taglino fuori.
IO nonostante tutti incasini e i difetti vorrei ringraziarla questa città con i romani anche, perchè qui mi sento a casa anche quando sono in piazza.

PARIOLINI E PRATAIOLI

Pariolini: esemplare umano di taglia media che popola le zone esclusive della città: i Parioli (da cui prende il nome), zona Trieste, collina Fleming, Cortina D’Ampezzo, e limitrofe. Vestito di tutto punto (e marche), macchinato, motorinato. Se adolescente frequenta rigorosamente scuole private, vaga per aperitivi a ponte milvio e ristoranti di gran moda. Se adolescente donna è bionda e piastrata, in perenne tiro…stiratapettinatatruccatataccatissima che io mi chiedo ma come ce la fanno..sarà l’età che comincia a far vedere i primi cedimenti???? Donne e uomini di mezza età sono spesso frequentatori di cliniche estetiche.
Il pariolo quarantenne, detto anche PARIOLO STANCO… famiglia bene, un professionista affermato o spesso alla guida della società di famiglia o alla guida della dissipazione del patrimonio familiare accumulato dagli avi. Vuole far vedere il suo status sociale, ma anche no. Vuole andare in locali a la page..ma finge di no. E’ in genere belloccio, palestrato, sposato, dotato di macchina finta alternativa o di moto vintage. Vorrebbe essere alternativo e fuggire dal mondo patinato a cui è abituato, ma alla prima difficoltà la sua ribellione implode per tornare veloce tra i cuscini di mammà.
I PRATAIOLI: mai esaminati e mai sotto la lente di in gradimento, ma i prataioli hanno un altro aspetto ed un altro modus vivendi: esemplare umano di taglia medio-grande si aggira, come dice il nome stesso, per il quartiere Prati, dove lavora e vive. Professionisti affermati e trafelati sono palestrati ed abbronzati, spesso single di secondo pelo con una convivenza o un matrimonio alle spalle. Più colti e nevrotici dei cugini parioli, manifestano la loro disponibilità economica in maniera funzionale. Soldi ostentati sì, ma per abiti, borse, automobili pratici. Smart, borse piquadro….
Prima generazione benestante, talvolta di origine comunista, si gode la comodità assumendo un tocco snob. Le donne spesso vanno in palestra e anche ad età avanzate sono in forma. Il pilates è di gran moda

In tutta questa osservazione ho solo una cosa seria da dire … i figli sono un lusso. Non ho mai visto tante famiglie numerose come in questi due quartieri danarosi..ma non dovrebbe essere il contrario? Non erano i poveretti a far tanti figli?!?!

venerdì 2 aprile 2010

DOPO PASQUA PERO' ;)

Dopo pasqua voglio risolvere molte cose sospese.
Dopo pasqua voglio riprendere bene le redini di alcuni lavori. Voglio capire cosa voglio davvero per me. Voglio riavere vicino i miei amici senza rinunciare. Voglio imparare di nuovo a stare da sola. Voglio riordinare l’armadio. Voglio smettere di accontentarmi e di non voler vedere. Voglio riparlare spagnolo. Voglio ballare di nuovo. Voglio vedere altre prospettive che il passo a due. Voglio imparare a dire anche le cose che fanno rimanere male. Le cose che non vanno bene a me. Voglio imparare a chiedere per me.
Dopo pasqua però che già quella dell’anno scorso è stata impegnativa………………………………….

mercoledì 17 marzo 2010

densamente

è strana davvero la vita...a giorni tutto sembra spento e tutti i nodi al pettine e tutti i fastidi a galla. Perlplessa ti chiedi come fare e ti sembra davvero di aver pasticciato un bel pò. allora ti siedi con la tua bella matassa e cominci a cercarne il capo. Un pò lo trovi, un pò no. Per alcune cose ti pieghi e per altre ti impunti. Amiche latitanti, lavoro capriccioso, uomini inconsapevoli. Poi..bum! tutto si accende all'improvviso e ricomincia a girare. Da solo. Amiche con mail e chiacchiere bellissime e sentimenti e abbracci e risate, al lavoro ti chiamano perchè sei brava, l'uomo smette di battere i piedi a terra semplicemente perchè gli hai detto che non ci stai al gioco dei capricci.
Giorni vuoti e tristi e giorni talmente pieni di cose e persone che non sai più dove mettere i pensieri.
"un bacio grande e uno piccolo" appare sul cellulare e emesi fa mamma mia che effetto avrebbe fatto e comunque anche ora ti fa piacere.
L. con la bimba che la risucchia, avida senza lasciarle un minimo di spazio nè a lei nè al suo compagno, nè alla coppia. Mica può andare in bagno o a fare la doccia senza che lei scoppi in un pianto disperato....ommioddio non so se ce la farei, ma l'età c'è e mi sento così lontana da un pensiero di maternità....sarò strana?!
Un lavoro per fare un allestimento con incarico diretto del cliente bypassando la persona che mesi fa mi aveva detto che non avevo talento: la mia occasione per dimostrare il contrario. Mi piacciono queste coincidenze...a volte non hanno davvero prezzo ed io ho sempre un gran c....ma la fortuna aiuta audaci e persone di buona volontà anzi di volontà ferrea, anzi aiuta i capatosta :)!
Il cinema settimanale stabilito con le amichette...e finalmente ci siamo riuscite!
insomma tutto si addensa.....per fortuna

mercoledì 17 febbraio 2010

vita....

La vita corre e si trasforma ed io come accade spesso in questo periodo, non le sto dietro.
Come quando divento grande e decisa sul lavoro e mi accorgo che sto smettendo di fare la gavetta e comincio a risolvere problemi veri ed un po’ ingarbugliati.
Come quando a guardarmi non sono più i ragazzi, ma comincio a vedere sguardi diversi negli uomini. E mi stupisco. Mi guardi anche tu, e ogni tanto una battuta scherzosa e pungente. Tu che all’inizio mi prendevi per una ragazzina appena uscita di scuola e non credevi nella mia forza. E facevi l’uomo spigoloso. Come i lineamenti del tuo volto. Ora invece mi tratti come una tua pari. Uomo e donna. Non maliziosi, ma di fronte.
Come quando mi sento tranquilla di fronte a situazioni di forte tensione in cui molte delle persone che mi stanno attorno perdono la testa.
Come quando pranzo con un lui speciale e passato e mi chiedo se la vicinanza ci faccia bene. Mi faccia bene. E però invece di gettarmi nelle discese a capofitto con una bici senza freni, decido di mettere distanze e tempo.
Come quando vedo capelli bianchi ed invece di essere dispiaciuta quasi mi compiaccio.. perché sì va bene dimostrare di meno, ma ora basta di fare l’adolescente. Ora vorrei prendere e fare la donna.
Come quando so che la morale e l’etica ed i valori non sono fatti solo di manifestazioni di piazza e di grandi enunciati lontani, ma di piccoli e grandi fatti della nostra vita. Sempre. Ed è difficile a volte camminare senza inciampare, ma quando tradisci i tuoi ideali il cuore sta male e si stringe forte.
Come quando mi innamoro… di un lavoro, delle persone che ci sono intorno, della luce che c’è, del tragitto per arrivarci, dell’allegria di chi ci lavora, dei riflessi dei materiali, delle stagioni che lo cambiano, dei muri che si ribellano e il progetto non vuole uscire, ma proprio non vuole. Sono lì amorevole,ma niente. Come un figlio ribelle e difficile che però non ami di meno, anzi se possibile lo ami di più. Poi, quando meno te lo aspetti fa capolino. In un fascio di luce, in un muro nuovo. Allora lo spazio ti guida e ti dice che avevi ragione, che hai fatto tutta una fatica, ma avevi ragione. Lì sotto, in un magazzino buio, in un appartamento squallido c’erano spazi nuovi che dovevi solo scoprire. Guardare con altri occhi e non si è mai troppo ottimisti.
Ognuno di questi lavori poi ha un’anima ed una storia. Di U. che abitava in una casa senza finestre dove in inverno dovevano accendere i cartoni per scaldarsi e la mattina andava a scuola con gli altri ragazzi pulito e pettinato e subiva anche il pregiudizio delle persone perché è romeno. La sua rabbia la trattiene negli occhi. E la storia di un professionista affermato che è stato tagliato fuori dal giro perché ha denunciato i movimenti scorretti della “cupola” che c’era in città ed ora, vicino alla pensione, è stanco e deluso. E la storia di G. che mi riempie sempre di affetto e gratitudine per la casa rinnovata che è davvero come la voleva e anche se il marito sta male, non dimentica mai una parola gentile ed una premura per me. Mi emoziono mi innamoro e mi riempio. Di un calore potente, di una forza prima sconosciuta.
Qualcosa sta cambiando profondamente … come una seconda nascita, una trasformazione radicale, è il salto che alcuni fanno nella vita… ma io sono stata sempre una fifona.. anche per le cose belle !

mercoledì 20 gennaio 2010

avanti tutta

NON HO MAI LAVORATO COSì BENE…loro sono meravigliosi, la casa prende una forma che è proprio quella sperata, nessun problema di soldi e di atteggiamento. Davvero sembra di avere la contropartita di tante fatiche. A pensare a quello che stanno passando… tanto di cappello!!

Tangentopoli sembra una cosa così lontana e non lo è ………… primo lavoro “importante” e subito arrivano gli squali. A chiedere, nemmeno in modo tanto indiretto, la loro parte. “io aiuto te e tu aiuti me”. Che schifo. E lo schifo maggiore è doversi piegare. Per chè da sola sei troppo debole.Non mollo. Aspetto.
La casa..fine settimana tra ikea e montaggi e trasporti. Un c….o che nemmeno a dirlo. La stanza è pronta. Arriva una nuova compagna di vita, si cambia stile un’altra volta. Un po’ preoccupata quello sì, ma forse era giunto il momento. Beh..la scelta era tra casa grande (per modo di dire !) e da sola oppure condivisione e nessun aiuto dai miei anche nei momenti neri e un forse studio in cui lavorare e ricevere i clienti.
Il colmo? Due anzi. I miei non sono stati contenti di questa volontà di cavarmela da sola e i clienti nella zona dove abito non ci verrebbero perché è troppo poco in…
Il cuore? In teoria impegnato, ma chiuso, ingabbiato, un po’ in letargo.

giovedì 7 gennaio 2010

pronti, partenza, viaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

piano...piano....PIANOOOOOOOO. aohhhhh ma qui va tuttotroppissimo velocissimo con la vita tutta stracambiata. piccoli cambiamenti certo, ma... velocissssssimi. In un anno da quasi ammogliata a nuova single da lavoro quasi fisso (anzi fisso e dipendente, ma di quei contratti senzadirittiesolodoveri) a nessun lavoro, da un acpoamante a nessun capo da uno studio famiglia a nessun punto di riferimento, da coppia da vivere insieme a casa vuota. Da equilibrio apparente asconforto totale ed inutile direi. E la mattina svegliarsi con la la crimuccia e lo sconforto.
Poi un pò di felicità, nuova forza, qualche lavoretto con me sola come capo. Poi di nuovo tentativo di coppia (paurapaura aiuto ;)!), lavori sempre più grandi ed impegnativi...ommioddio se non i arrestano divento famosa ahahaaha, lavoro in giro, lavoro a casa.
Poi in cerca di postazione per lavorare, capo a mia volta in qualche progetto, amici, clienti, nuova roma che non conoscevo, casa di nuovo in condivisione..perchè la postazione di lavoro costa e dire che vivo con un'amica si può, ma che lavoro a casa Il cliente bene non vuole. Quindi........nuova avventura!!!E forza, energia elettricità, gioia e di nuovo la mattina canto e ballo e rido sempre.
E tutto in 12 mesetti piccoletti.
Ma .....il limite di velocità per la vita non ce l'hanno messo?????? Perchè io la velocità..insomma adrenalina, a io sono stata sempre un pò fifoncella...
che dite? metto il casco in testa e mi butto?io vado eh?

lunedì 4 gennaio 2010

anno nuovo

penso a dov'ero l'anno scorso e a dove sono ora. alla strada e alle persone incontrate. Penso a come ero desolata e a come mi sembrava tutto in irrimediabile salita.
E penso che la maggior parte delle volte le cose non sono per niente come le vediamo.
Penso che quando mi dicevano che a volte le fratture sono salutari, che la fine delle cose a volte ne apre altre migliori..io non ci credevo. E invece sto vivendo una vita davvero più simile a quella che volevo.
E natali davvero buffi sballottata tra una famiglia della "romabene" ed una "dallapartesbagliatadellacittà"...stessa città e mondi diversi, e risate ritrovate e piene e paure che davvero il sogno si avveri, e discorsi di filosofia con il capocantiere in una mattina fredda di sole di questa romA GENEROSA, con l'anno che finisce e ti abbraccia.
E amiche da abbracciare, e lavoro che ti fa tremare i polsi ,ma l'adrenalina ti fa sentire forteforte.