domenica 27 giugno 2010

SCIOPERO? ROBA DA RICCHI

Banalizziamo, ma diciamo la verità di ora. Svegliamoci dagli schemi e da quello che ci hanno insegnato anche con fatica negli anni. Riconosciamo il tyempo che è corso via stravolgendo ogni cosa.
giovedì 25 giugno: sciopero generale proclamato dai sindacati con relativa manifestazione in piazza.
Da anni, da quando lavoro, e questo è paradossale, non partecipo più a manifestazioni erelativi scipoperi. Lo sciopero si utilizzava prima, quando la forza lavoro era fondamentale, le macchine dell'industria non realizzavano tutta la produzione ed aveva un senso bloccare l'economia ed il guadagno. Aveva senso poi quando c'erano i primi contratti di lavoro regoleri per stabilire regole e paletti che salvaguardassero i lavoratori.
Ora: nessuno ha un contratto, quasi tutte le persone della mia età hanno contratti di collaborazione o a progetto. Molti laureati meritocrazia zero..siamo troppi ed indistinti. Quando ci assentiamo dal lavoro nessuno fa una piega. Anzi. Qualche capo è pure contento e segna una somma a caso da detrarre dal nuovo stipendio.
Noi professionisti invece stretti dal cappio partita IVA, senza malattia nè ferie nè tredicesima, speriamo solo di stare sempre bene e guardiamo il sole come se ci dovese essere sempre. Sguardo fisso verso il sogno che inseguiamo. Non c'è tempo nè spazio per vacanze, per manifestazioni, per scioperi. Per dire cosa a chi poi? Il paradosso è che ora queste manifestazioni e scioperi li fanno si pochissimi privilegiati con il contratto a tempo indeterminato...

Giovedì 25 ero in cantiere come sempre . Tutti gli operai presenti. Anche loro lontani dallo sciopero...gli tolgono la giornata e nessuno di loro se lo può permettere. Così i lavoratori del discount, le signore delle pulizie, le commesse, gli autisti degli autobus che ormai nemmeno loro lo fanno più lo sciopero.... Accaldata e molto preoccupata per il ritardo dovuto ad una città presa in ostaggio da un corteo fatto passare nei soliti posti alla solita ora con nessuno che ci presta più attenzione. Un corteo fatto di palloncini e striscioni..più simile ad una festa, ad una gita che ad una protesta. Mi chiedo...serve a qualcosa?Non è forse meglio protestare DAVVERO? Fare piuttosto che continuare a chiacchierare? Sospendere il consumo di benzina per x giorni, i consumi futili per x giorni, il pagamento delle tasse tutti? delle bollette? Insomma servono ancora queste passeggiate festose e d incanalate o è ora di protestare davvero?
non ci facciamo prendere in giro

2 commenti:

nonsisamai ha detto...

questione complessa, ma certamente hai i tuoi argomenti. e' triste da dire, ma quando e' successo quello che e' successo in grecia io, e non solo io, ho pensato 'almeno loro qualcosa fanno'. stanno succedendo una serie di cose in italia che vanno per forza combattute, evidentemente lo sciopero non e' piu' lo strumento.

fusis ha detto...

beh..se ogni reazione deve corrispondere all'azione che l'ha provocata direi davvero di no...