venerdì 29 maggio 2009

quanto è bella giovinezza.................

preziose presenze che danzano intorno, ricordandoti che sei piacevole compagnia e testa stimolante. Assenti magari per settimane, con vite che scorrono distanti ed estranee e poi giorni di vita insieme. Si mangia, si dorme, si respira vicini. Sembra la casa del grande fratello! E sempre quando per un attimo eri stanca e volevi mollare un pò. abbassare la grinta. Ma no. Ti tirano su e non lo sanno. Con parole che volteggiano ed abbracci. A volte una carezza aspettata a lungo e che non sanno.
Questa cosa mi dà sempre un'immensa meraviglia. Un grande piacere. Una grinta nuova e fiducia.

L'allegria vuole uscire. Tutta. Preme, spintona e non gliene frega nulla del lavoro che è di nuovo da inventare e dei vuoti d'aria che ogni tanto tolgono il fiato. L'allegria è frizzante sulla pelle, l'energia non sta più dentro. E non vuole sapere di problemi e ricordi zavorra.
Un pò di incoscienza ed aspetto sorprese dietro l'angolo....

giovedì 21 maggio 2009

MISCELLANEA

Famiglie di mani.
Avete mai fatto caso che le mani si somigliano per gruppi? Insomma è come se tute le mani si dividessero per gruppi di “somiglianze”: quelle un po’ tozze con le unghie piccole e piatte sopra; quelle molli con le unghie sottili e tonde sopra che hanno pochi nodi e poca forza, quelle che si piegano all’indietro, che sembrano non avere scheletro, le mani intelligenti e nodose, quelle da vecchio….e allora mi chiedo..ma anche le persone sono così?! Che si possono dividere in gruppi, che sono tutte simili, che …. Boh!

La cosa più difficile di quando le cose vanno meglio, decisamente meglio, sono le ricadute. La nostalgia, la stanchezza. Così, dopo picchi di energia e di forza e di entusiasmo, dopo momenti in cui senti di aver trovato la tua essenza vera, di riconquistare a poco a poco la tua forza… di nuovo vacilli. E questa volta è più difficile perché sai di avercela messa tutta davvero tutta e che più di così davvero non si può.

DIFFICILE

L'abbandono di F.è definitivo...sparito da più di un mese... e rimango qui con le sue cose in casa e la paura di sentirlo per farle sparire. Adesso, primo vero distacco. Sto tenendo duro. Caccio sistematicamente la voglia di sentirlo, di mandargli una mail, un messaggio. Da 7 anni a questa parte non era mai capitato che non ci sentissimo per così tanto tempo. una persona che appartiene alla nostra vita e poi non le appartiene più. La prima che vediamo svegliandoci e l'ultima addormentandoci. poi il vuoto.
E' strano come si ha la consapevolezza che non fosse il compagno per me di una vita non attutisca la sofferenza intensa e disperata. Tanto più disperato al pensiero che dopo un anno ancora non ne sono uscita del tutto. nonostante tutto. E la paura della solitudine si spalanca. Alterno quindi momenti di euforia dovuti alla mia nuova vita dedicata ad amici e incontri e mostre a momenti di panico. Preferirei non averlo qui ma che lui non avesse un' altra. Possessività. Niente altro E vedo tutte le mie amiche che si sono lasciate mesi fa che hanno di nuovo una storia, che stanno bene e mi chiedo "perchè a me no?Perchè niente felicità vera per me?".