martedì 31 marzo 2009

cara V.

Ti scrivo un pò di pensieri random per chè è l'unico modo in cui mi vengono i pensieri in questi giorni.
Qui oggi c'è un cielo basso basso che rischia di schiacciarmi... ieri sera invece mi sentivo grandissima. F. è sparito di nuovo e stacco la spina.
A volte la solitudine e l'indifferenza buca cuore e stomaco. L'assenza è una decisione silenziosa e imposta. Talvolta fortuita
Molte amiche intorno, molto affetto, la rete di salvezza. E imparo tante cose e cammino a lungo nelle strade della mia vita e della mia anima.
Ieri ho rimesso di nuovo al polso l'orologio. Erano mesi che l'avevo tolto. dal Post atom mi si sono fermati entrambi gli orologi che avevo. prima uno e poi la'ltro. Sconfitta avevo deciso di toglierli. Ora l'ho rimesso al polso fermo, ma devo ricordare di portarlo ad aggiustare. e mi ricorda che è arrivato il momento di RIPARTIRE.
Ho scoperto che disegno bene a mano libera..bella prova sei un architetto dirai...e no. perchè dalle medie in poi qualcuno mi ha sempre detto che c'era qualcun altro meglio di me e che mi dovevo fare da parte. NO ho deciso che basta ed ho deciso di esprimere i miei stati d'animo con dei disegni schizzi, tratti.

Ieri sera aperitivo al Fandango.L. è sempre il migliore. Si affaccia nella mia vita quanto basta e la sua presenza mi ricorda un uomo. Quello che voglio. O almeno molto simile. Lui non lo sa. Io lo guardo e mi incanto. E' una meraviglia pacata.
Ieri ho visto una mia amica ... è tornata da un week end fuori. uscendo da casa sua. prima volta da mesi ormai, mi sono sentita grandissima. sotto alla sagoma nera dei palazzi alti che si stagliava su un cielo blu elettrico..ero immensa. E allora ho sentito che la strada è quella giusta.in tutto questo solo voglia di crescere e andare via..dove non lo so.

mercoledì 18 marzo 2009

ricordi....


E mi ricordo di una domenica al centro commerciale che chissapoiqualera con la stanchezza dell’insoddisfazione mentre mangiavamo un kebab. E mi ricordo i negozi ed i tavolini di formica e la noia, quella rassicurante. E le tue attenzioni..ti prendo il vassoio, non preoccuparti che le buste le porto io.
Mi ricordo la vita che passava e noi che la sfioravamo senza toccarla davvero ed il tempo che ci salutava. E mi ricordo di noi … a guardarci senza vederci davvero, a fare finta che andasse tutto bene. E forse ci credevamo anche.
E mi ricordo il sole dei fine settimana sul divano, che finiva sulla tv e te che dormivi ed io che volevo parlare..e che poi, alla fine ci mettevamo al computer un po’ io e un po’ te … ed io volevo solo abbracciarti e dirti tutto quello che avevo nel cuore, ma non te lo dicevo.
E mi ricordo che alla fine volevo solo imparare ad amarti, ma non ho fatto in tempo e chissà se è stato un caso...

giovedì 12 marzo 2009

MUOVITI MUOVITI

Ho cambiato l’immagine di fondo del cellulare. Da foto notturna ad un fiore coloratissimo.
Ho cominciato a fare coaching. Per capire. Per superare i miei limiti e trasformarli in punti di forza. Per uscire da questo tunnel ormai troppo lungo.
Domani inizio un corso..per scoprire cose nuove e forse inventarmi un mestiere o un modo nuovo di fare il mio.
Ho cambiato l’auto con una simile a quella che avevo, anche questa usata, ma con il servosterzo che mi fa vantare dei posteggi in linea che ora mi riescono bene!!!!

Ho ricominciato a vestirmi da signorina vanitosa quale sono. Civetta quanto basta.
Ho ricominciato a cantare a squarciagola in macchina.
Ho ricominciato a svegliarmi e a guardare il sole con allegria e a farmi prendere dalla stupidera, ma forse è anche il sole che ha ricominciato ad uscire.
Ho ricominciato a dormire quasi bene. (anche se due braccia che mi stringono le preferirei al letto vuoto)

Ho smesso di aspettare…e così vedo la vita e poi che vada un po’ come vuole e che mi venga incontro con gioia.
Ho smesso di vestirmi sempre e solo di nero.
Ho smesso di cercare disperatamente un uomo, un compagno, un complice in ogni persona nuova che conosco.
Ho smesso di piangere ad ogni ricordo.
Ho smesso di preoccuparmi per la precarietà del mio lavoro a progetto…e qualcosa succederà tanto se mi preoccupo…cosa cambia?

giovedì 5 marzo 2009

I TULIPANI SONO NATI LO STESSO



Alcuni angoli della mia casa rimangono abbandonati da un po’. Polvere e oggetti dimenticati ne sono testimonianza. Quasi la paura di spostare qualcosa e di tornare a stare male.
Così la mia adorata terrazza … la chiase longue di vimini si è annerita per la pioggia, erbetta cresce dispettosa tra le mattonelle sconnesse, le piante grasse si lamentano per tutta questa pioggia. Quando tornerà sole e voglia e cuore ricomincerò a curarle.
Ma i tulipani no. Quelli , i miei fiori preferiti, nascosti in bulbi davvero dimenticati e coperti dalla terra, stanno uscendo fuori. Ci sono foglie verdi e prepotenti che crescono a vista d’occhio. E nelle foglie, avvolto, il fiore. Sono nati lo stesso, nonostante la mia distrazione. Nonostante la sua assenza. Nonostante la forte nostalgia. Sono nati.
E tra poco fioriranno.
Una bella notizia in mezzo alla burrasca