venerdì 6 novembre 2009

Riunione di donne

voglia di festeggiare e voglia di morbido. Va da sé riunione con amiche. Vecchie e nuove. Su cui poter contare e da scoprire. Uniche, misteriose, aperte, interessanti. Menti profonde e carriere appassionate. Mani che si muovono con brio ed occhi veloci. Labbra che dicono sempre parole confortanti. In questo anno mi hanno accompagnato, ognuna con un modo diverso, con un’indole differente che mi ha stupito sempre.

Y con decisione e fiducia. Credendo in me, sostenendomi ciecamente, illuminando il lato migliore di me e ricordandomelo quando sembrava sommerso.
Y è fragile e decisa. Soffre la distanza infinita dalla sua terra soprattutto quando vede che qui le cose non funzionano e allora pensa “ma chi me lo ha fatto fare!?” ma ora è tropo tardi per voltarsi indietro. Lei non è più una ragazza ma una donna e le radici le dovrà pur mettere. Ma non si lamenta mai. Io vedo la stanchezza, vedo la fatica e la voglia di appigliarsi a qualcosa. Ma nessun lamento.

C. mi ha sempre offerto un sorriso dolce e braccia aperte e morbide da cui farsi abbracciare. Ha trattato le mie debolezze con delicatezza. Ha avuto attenzione e risate, confessioni e scherzi. Dalla goliardia più completa alla confidenza più intima.
C. lavora in un laboratorio. Fa ricerche sui tumori. Il suo lavoro le piace davvero. Affronta tutto con serenità apparente e regala calma e luce. Si prende carico di tutto.
E’ un po’ triste perché forse vorrebbe trovare l’uomo giusto, ma i giro di uomini per lei non ce ne sono molti. Ne serve uno davvero speciale. Lei lo è.

M. anche per il suo lavoro, per la propensione ad ascoltare le persone è stata sempre la mia interlocutrice privilegiata. Quella che di più ha capito le mie complessità. Difficilmente potremmo essere più diverse, ma sembra che le nostre distanze diventino un terreno in cui incontrarsi e scoprirsi con allegria e sorpresa continua. Il suo bicchiere è mezzo pieno. Anche quando davvero ci sarebbe solo da lamentarsi e buttare tutto all’aria. Io ogni tanto la guardo stupita e mi sembra “alice nel paese delle meraviglie”. Sembra così fragile e delicata, ma poi con dolcezza ti appoggia gli artigli addosso senza usarli. Così, solo per farti capire che se serve….
Ha le idee chiare. E’ giovane, ma la sua testa è sempre sorprendente. Non è bellissima, ma quando la conosci la vedi solo così.

L. sempre incasinata, trafelata, corre tra casa e lavoro e supermercato. La incontro con il suo cagnoletto al parco sotto casa alle ore più impensate. Trova tempo e amore per fare le torte e le lasagne. E’ una naturista e lavora per il WWF. Non si trucca e non è vanitosa, né frivola per nulla, ma la sua femminilità esce forte lo stesso quando la vedo con il suo uomo o nella sua casa o quando riflette assorta tra le mille cose da fare. La guardo e vedo forza senza fronzoli. Nessun orpello e bellezza. Strano in questa realtà davvero patinata ;)!

Che dire…sono belle…ne ho raccontate solo alcune. Ma sono belle e riempiono la mia vita ed i miei pensieri. Ed in questo anno, scusate signori uomini, ma ho vissuto più presone speciali donne che uomini. Uomini ne ho incontrati e incrociati. Indecisi, insicuri irresoluti ed irrisolti. Poso capaci di stare da soli e di costruirsi un futuro. Poco incisivi i loro passi e le loro parole.
Almeno la maggior parte.

2 commenti:

Crazy time ha detto...

lacrimuccia.
ma questa Y? ma mi sembra familiare? (sto fuori strada?)

un bel quadro di donne, da scriverci un romanzo.

baci

fusis ha detto...

@crazy:familiare familiare...certo ha un momentaccio, ma....supererà anche questo ;)!
un bacio