giovedì 5 novembre 2009

stranita

A volte si sta in silenzio perché non si ha nulla da dire….
A volte invece le cose sono troppe. Arrivano al cervello, roteano veloci, il cuore batte più forte. E
tutto si intasa nella mano. Che non riesce a scrivere.
Oggi giornata grigia. Giornata di lamenti e brontolii.
stranita
da uno che mi mette in discussione sul lavoro, senza sapere bene invece cosa c’è dietro. Con
l’instabilità, con la terra che sembra scuotersi forte sotto i piedi. E sembra, dopo un po’, di avere
meno forza. Uno che ti mette in discussione fin dalle radici, che rimette in gioco pesantemente tutta
la tua fatica di anni. E rimani ferma a guardarti nelle tasche e non sai bene se puntare i piedi o
cominciare la demolizione. Sai che ad una certa età e dopo un po’ di anni di lavoro non può
scombussolarti così una semplice critica Epperò ti senti giùgiù. Lo stesso.
stranita
Da persone sempre con il dito puntato, sempre a giudicare, sempre a dire che gli altri non vanno
bene e che dovrebbero fare questo e quello. Sempre maestrine con la penna rossa della vita che
non si mettono mai in discussione. E mai, mai un attimo a guardarsi dentro. Mai un’ombra di
autocritica. Mai le ho sentite dire..”ma che stronzata che ho fatto con quella persona, come mi sono
comportata male, che peccato!” oppure semplicemente chiedersi se potrebbero essere anche loro ad
aver sbagliato qualcosa e magari ad avere voglia di capire insieme.
Eppure..caspita è normale, capita a tutti di avere dei periodo no, degli slanci di brutto egoismo,
degli attacchi di bambinite. Si sbaglia, ci si corregge, ci si confronta. Ma non sempre con livore.
stranita
anche dal livore di alcune persone. Costante come un velo di nebbia che si espande su tutto e tutto
permea. Anche gli affetti più cari. Critiche, osservazioni pungenti, aggressività, rabbia. Sempre una
battuta tagliente per tutti, sempre un’invettiva.
Effattela una risata ogni tanto che tanto il mondo mica lo salvi tu. E abbracciala un’amica ogni tanto
anche se non ha fatto tutto quello che volevi o tutto quello che ti aspettavi o tutto quello che poteva.
Ascolta solo il bene che le vuoi e che sale dal cervello al cuore e tutto quello che vuoi è ridere con
lei e vederla e bere un tè insieme ecchissenefrega di chi c’ha ragione!
Ma a volte non si potrebbe essere dolci, spiritosi, un po’ superficiali perfino. A volte si può
sorridere degli errori degli altri, si può giocare, si può fare dell’ironia su quelle che ci sembrano
delle stupidità o delle superficialità. Oppure si può cercare di guardare, di osservare…tutti ci
insegnano qualcosa…beh quasi tutti ☺! Ma molte persone, anche quelle più impensate è capitato
che mi insegnassero delle cose a cui io non avevo pensato. Che mi facessero guardare una
situazione in modo diverso.
Stranita
dalla pioggia e dalle date e dalle ricorrenze e dalla malinconia che a volte non se ne va..

2 commenti:

Crazy time ha detto...

quest'uno era un uomo?
e comunque un calcio bene assestato ci stava tutto. Fa bene a chi lo da ed e' illuminante per chi lo riceve.

fusis ha detto...

@: crazy: quello della critica profonda era un uomo. Generalemente le donne hanno più savoir faire nel dire le cose. Un calcio? glielo avrei dato, anche vurtuale se solo non mi avesse fatto venire il dubbio che aveva ragione..... :(