Non so se lo voglio più. Non so se il giocattolo è rotto.
Altro che giocattolo…non diciamo stronzate...mai considerate così queste parentesi di concentrato di vita, di emozioni, di pelle e odori e occhi. Quando ti tuffi negli occhi di una persona e c’è una sintonia particolare, un’energia che batte…tutto ricomincia a muoversi più velocemente. Come adrenalina, come pedali di una bici impazzita, come una girandola colorata al sole e al vento.
Giorni passati di messaggi e dialoghi scemi e di musica e risate. Di farfalle nella pancia e di batticuori. Ma non l’animo, il cuore..attenzione non è la stessa cosa.
In questo caldo che ti scioglie la volontà, la serietà ed i pensieri e ti rammollisce e con il sudore se ne vanno anche i buoni propositi (i miei credo siano un po’ strampalati) . Avevo lasciato andare le cose abbandonandomi al piacere di un adesso, senza pensare al dopo. Lo faccio spesso. Lo faccio solo per me.
Lui caramello e miele, retrogusto un po’ amaro, pericolo di appiccicarsi, e pericolo di scottarsi o di avere l’indigestione. Spericolato e pericoloso. Basta tenere la distanza. Si impara con il tempo. E con le mazzate. Ma poi la posta in gioco si alza.
In questi momenti sono un caterpillar…passo sopra a qualsiasi cosa in nome del più puro egoismo e corro verso quello che voglio e penso in fondo al mio animo che non voglio rinunciare perché la vita è breve e nessuno mi ridarà questi attimi di felicità. E di pura vita.
E poi lui, il mestierante un po’ goffo, un po’ distratto ed un po’ menefreghista si fa scoprire. E lei mi chiama.
La ragazzina. Con un passato da grande ed una vocina sottile.
E mi cerca. Vuole chiarimenti. Li vuole da me non da lui. Perché forse lui fa muro. E mi chiede per favore. E non posso rispondere.
E si spacca qualcosa, e le vene non tengono ed il cuore si nasconde per il dispiacere e le vorrei dire milioni di cose, proprio io sì, vorrei. Io che le ho tolto la tranquillità. Ed ho preso in prestito per un istante gli occhi di un uomo che non era già suo..perchè ognuno è solo di se stesso, ma lei non può capire e nemmeno io quando sono dall’altra parte. Perché me lo hanno insegnato così. Ma dentro so che me lo hanno insegnato male. E che l’amore non è possesso e non è esclusiva. Perché l’amore è un progetto fatto di mattoni faticosi messi tutti i giorni e una manciata di tempo rubato non fa la differenza.
Ma non posso dirglielo. Io proprio io.
9 commenti:
eh sì, se fossi "dall'altra parte" sarebbe molto diverso.
(io dall'altra parte ci sono stata, e non si trattava di "possesso"... è stata solo una cosa che ti taglia in due per sempre).
e ora un bel sorriso tanto per "dimenticare" :)
@dancin ci sono stata da poco dall'altra parte(inizio del blog!!) ..tagliata in due e poi più forte con lui . Devo dire che l'ho vissuta in modo strano e strampalato..secondo me non ci sono clichè o regole..ognuno si sente in modo diverso in momenti diversi
spero che lei sia abbastanza forte.
che abbia le difese necessarie.
@crazy:lei è ormai tranquilla...non ha capito l'accaduto e d'altronde la verità non corrisponde mai agli accadimenti. La verità è quella che ognuno di noi crede. Così è...se vi pare
Santa Lo' ma come scrive bene Fusis!!!!!...
sono storie che fanno comunque male: sia che siamo da una parta piuttosto che dall'altra.
l'amaro in bocca rimane, nè miele ne caramello.
sob
alichenesaqualcosa
@ali:CHI è SANTA LO'? Mi prendevi in giro dicendomi che scrivo bene vero ; ) ?! Insomma era un modo per dire che me la sono aggiustata con le parole?!...forse..., ma ho tentato di essere sincera senza falsi moralismi o falsi sensi di colpa che alla fine ho provato un pò..solo un pò....
un abbraccio
fusis santa lo' è un'esclamazione---a me piace molto come scrivi in tutti i sensi!
alinguerraconilcaldo
grazie ali..mi fa davvero piacere
Concordo con Ali, scrivi bene, e hai saputo afferrare e fermare con la parola dei sentimenti inafferrabili.
Ciao
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