mercoledì 14 maggio 2008

CIELOCCHI

vado in campagna per vedere il cantiere (la mia creaturina) che comincia a crescere, prende forma, esce dal foglio e si staglia nel cielo azzurro intenso. Copre la terra e ferma lo sguardo. Adesso ci puoi passare dentro, adesso la vetrata, i muri, le finestre e la luce che entra non sono solo nella mia immaginazione. Giornata limpida e tiepida, con il solito vento di quei prati.
Arriva l'idraulico e ci metto una buona mezz'ora a convincerlo che mi può parlare come ad una persona normale e non come ad una ragazzina che ha bigiato la scuola. poi si convince. C'è con lui il padre. Un omino legnoso, con i capelli bianchi...con le mani dure e due occhi, due occhi di un azzurro intenso e vivo. Due occhi che dopo che li hai visto credi ai miracoli della natura e ti senti così piccolo. Due occhi che ti incantano perchè non pensavi che esistesse un colore così.

2 commenti:

Eva Ricciuti ha detto...

Come certi sorrisi che si spalancano all'improvviso e ti levano il fiato...
Buongiorno!
http://unavitaquasinormaleanzi2.blogspot.com

fusis ha detto...

buongiorno eva!!!! esattamente come certi sorrisi, certi sguardi, certi abbracci. Quando mi capita sento che la felicità è così forte che mi sembra di esplodere...