sabato 24 maggio 2008

CON IL CUORE E CON LA MENTE

Un pò di anni fa Valeriascrive ed io durante l'autogestione della scuola abbiamo deciso (chissà perchè) di gestire una specie di "lezioni" su chi fosse Giovanni Falcone. La sua vita e la sua morte. Chi era, cosa pensava, come si comportava, era un eroa edavvero o era osannato solo perchè era morto? Insomma capita spesso che uomini che in vita sono stati poco più che mediocri, alla loro morte diventano delle persone splendide.
Abbiano letto, studiato, cercato.
Ho continuato a farlo poi anni dopo nella sua città grazie al mio Pizzopiturro che è di Palermo. Era un uomo di grandissima calibratura morale. Un uomo che credeva profondamente nel suo lavoro e forse, con un filo di follia, contraria allo spirito di conservazione, anteponeva la sua missione alla sua incolumità. Lui e Borsellino sapevano che sarebbero morti. Caponnetto, dopo Via d'Amelio diceva "è tutto finito" e credo che in parte avesse ragione. Ayala subito dopo ha deciso di ritirarsi a vita politica...
Ieri un ragazzo di Milano intervistato su Giovanni Falcone non sapeva chi fosse.
Questa estate fermandomi davanti all'albero Falcone in Via Notarbartolo un'emozionegrandissima ed ho pensato per la prima volta che per come stanno andando le cose, forse il sacrificio è stato troppo grande , la perdita di uomini così , è stata inutile e avrei preferito averli qui.

3 commenti:

Crazy time ha detto...

a ripensarci dopo tutto questi anni a quella lezione penso che eravamo discretamente migliori degli altri. Questo lo devo alle due diciottenni di allora.

Poi, anche io penso che falcone, borsellino e la loro scorta siano morti per niente. Brucia ammetterlo, ma guarda ora cosa c'e'.

fusis ha detto...

eravamo migliori e facevano di tutto per farci credere il contrario.... adesso è tutto più nitido...

Crazy time ha detto...

infatti.